Mentoclaenodon

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Mentoclaenodon
Mandibola di Mentoclaenodon acrogenius
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Ordine Procreodi
Famiglia Arctocyonidae
Genere Mentoclaenodon
Specie
  • M. walbeckensis
  • M. acrogenius

Il mentoclenodonte (gen. Mentoclaenodon) è un mammifero estinto, appartenente ai procreodi. Visse nel Paleocene medio-superiore (circa 60 - 57 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in Europa e in Nordamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva avere la taglia di un odierno cane lupo; l'aspetto era vagamente simile a quello di un cane, ma più tarchiato, con le zampe corte e la testa più grossa. Il corpo era robusto, ma il cranio era davvero impressionante: lungo circa 15 centimetri, era dotato di notevoli canini allungati, a forma di sciabola. I canini erano crenulati lungo il margine posteriore, e la mandibola mostra una sorta di espansione ossea nella regione del mento. In alcune forme simili (Anacodon, dell'Eocene inferiore nordamericano) questa struttura era ancor più sviluppata ed era diventata una vera e propria flangia a protezione dei canini superiori quando la bocca era chiusa.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Mentoclaenodon è stato descritto da Weigelt nel 1960, sulla base di resti fossili rinvenuti in riempimenti di fessura nel giacimento di Walbeck, in Germania; la specie tipo è Mentoclaenodon walbeckensis. A questo genere sono stati attribuiti anche fossili provenienti dal Wyoming (M. acrogenius), precedentemente ascritti al genere Claenodon. Questo animale era un rappresentante dei procreodi, un gruppo di mammiferi primitivi che si svilupparono nel Paleocene, subito dopo la scomparsa dei dinosauri e che adottarono una dieta carnivora. Un suo stretto parente era Arctocyon.

Stile di vita[modifica | modifica wikitesto]

I lunghi canini crenulati del mentoclenodonte testimoniano che questo animale era un carnivoro, il più grosso del suo habitat. I resti fossili indicano che non era molto numeroso, e rivestiva il ruolo di superpredatore. Questi animali furono i primi mammiferi in cui si svilupparono i denti a sciabola, una caratteristica che in seguito fu acquisita indipendentemente da numerosi altri gruppi di mammiferi carnivori (creodonti, nimravidi, sparassodonti, barbourofelidi, felidi).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. L. Gazin. 1956. Palaeocene mammalian faunas of the Bison Basin in south-central Wyoming. Smithsonian Miscellaneous Collections, 131(6):1-57.
  • Weigelt, J. 1960. Die Arctocyoniden von Walbeck. Freiberger Forschungshefte, C.77, 1-241.
  • T. J. D. Halliday, P. Upchurch, and A. Goswami. 2017. Resolving the relationships of Paleocene placental mammals. 92:521-550.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]