Maria Coselli

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Maria Coselli
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Atletica leggera
Specialità velocità, salto in alto
Società Società Ginnastica Triestina
Carriera
Nazionale
1933-1934Bandiera dell'Italia Italia5
Pallacanestro
Carriera
Squadre di club
Società Ginnastica Triestina
Palmarès
Trofeo Vittorie
Divisione Nazionale femminile 2 scudetti
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Maria Coselli (Trieste, 7 marzo 1912 – ...) è stata una velocista, altista e cestista italiana.

È nota anche con il cognome istriano Kossovel o Cossovel.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1930 fu campionessa italiana assoluta delle staffette 4×75 e 4×100 metri e nello stesso campionato conquistò la medaglia d'argento nei 200 metri piani e quelle di bronzo nei 100 metri piani e nel salto in alto. Nel 1930 e nel 1931 vinse lo scudetto della Divisione Nazionale femminile di pallacanestro con la Società Ginnastica Triestina, mentre nell'atletica leggera fu nuovamente campionessa italiana della staffetta 4×100 metri e vicecampionessa degli 80 metri piani, dei 200 metri piani e del salto in alto.

Nel 1932 conquistò ben quattro titoli di campionessa italiana assoluta: nei 200 metri piani, nelle staffette 4×75 e 4×100 metri e nel salto in alto, mentre si classificò seconda negli 80 metri piani.

Nel 1933 fu medaglia d'argento ai campionati italiani nei 60 metri piani e nel salto in alto e si riconfermò campionessa nazionale della staffetta 4×100 metri con la Società Ginnastica Triestina, mentre con la squadra nazionale, insieme a Lidia Bongiovanni, Claudia Testoni e Ondina Valla, fece registrare il nuovo record italiano della specialità con il tempo di 51"5.

Nel 1934 contribuì a migliorare ulteriormente il record italiano della staffetta 4×100 metri portandolo a 51"0 e, dopo poco più di un mese, a 50"8. Lo stesso anno fu campionessa nazionale assoluta dei 60 metri piani e medaglia d'argento nel pentathlon.

Record nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1930
1931
1932
1933
1934

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A pari merito con Ernestina Steiner e Roma Jenco.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario dell'atletica 2007, FIDAL, p. 206.
  • 1929-1932. Luigi Beccali, la goliardia e il mito dell'uomo integrale, in Storia dei campionati italiani di atletica leggera, vol. 6, ASAI Bruno Bonomelli, 2010, pp. 124-130.
  • 1933-1940. Libro, moschetto e tanto sport tra maglia azzurra e camicia nera, in Storia dei campionati italiani di atletica leggera, vol. 7, ASAI Bruno Bonomelli, 2013, pp. 227-230.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]