Léon Gozlan

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Léon Gozlan

Léon Gozlan (Marsiglia, 1º settembre 1803Parigi, 1º settembre 1866) è stato uno scrittore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Jacob, un ricco commerciante nativo di Algeri che nel 1783 partecipò all'organizzazione, a Marsiglia, di una prima colonia ebraica, lasciò presto i suoi studi per viaggiare via mare. Descrisse le sue visite in Africa, e in particolare in Senegal, nel romanzo Pour avoir voulu imiter Robinson. Rientrato in Francia, trovò lavoro, grazie ad un amico, come cronista nel giornale parigino «Vert-Vert». Successivamente collaborò con numerosi altri giornali, come «Le Siècle» e «Le Figaro».

Léon Gozlan è conosciuto soprattutto per un libro di memorie su Honoré de Balzac, Balzac en pantoufles (online), che pubblicò nel 1856. Presidente della Società dei geni delle lettere, ha presieduto anche la Società degli autori e compositori drammatici francesi, che era stata fondata nel 1777 da Beaumarchais.

Si dedicò anche al teatro, rappresentando drammi e commedie che riscossero successo, come nel caso della Tempête dans un verre d'eau del 1849 e della Pluie et le beau temps del 1861. Di Gozlan si ricorda anche una serie di monografie sui castelli francesi, comparse nel 1839 sotto il titolo Les tourelles (online), in seguito raggruppate in due volumi intitolati Les Chateaux de France (online).

Dal suo romanzo Histoire de 130 femmes è stato tratto il film di Raffaello Matarazzo, La nave delle donne maledette, uscito nelle sale cinematografiche nel 1953[1].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Notaire de Chantilly (1836)
  • Le Médecin du Pecq (1839)
  • Les Tourelles (1839)
  • Aristide Froissard (1843)
  • Les Nuits du Père-Lachaise (1845)
  • Tempête dans un verre d'eau (1849)
  • Balzac en pantoufles (1856)
  • Les Émotions de Polydore Marasquin (1857)
  • La Pluie et le beau temps (1861)
  • Le Vampire du Val-de Grâce (1862)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per la trama cfr. la scheda (online) sul sito del «Corriere della Sera».

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eugène de Mirecourt, Les contemporains: Gozlan - Champfleury, Parigi 1858, pp. 5-49
  • P. Échinard - G. Jessula, Léon Gozlan (1803-1866), Institut méditerranéen Mémoire et archives du judaïsme, Marseille 2003.
  • M.K. Loder, The life and novels of Léon Gozlan, University of Pennsylvania, Ivi 1943.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89645970 · ISNI (EN0000 0001 2282 8042 · SBN RAVV046617 · BAV 495/231560 · CERL cnp00387580 · LCCN (ENn89617645 · GND (DE116798661 · BNE (ESXX829600 (data) · BNF (FRcb11905626d (data) · J9U (ENHE987007310872305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n89617645
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie