Lusitanichthys

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Lusitanichthys
Immagine di Lusitanichthys mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Famiglia Clupavidae
Genere Lusitanichthys

Lusitanichthys è un genere estinto di pesci ossei, appartenente ai teleostei. Visse nel Cretaceo superiore (Cenomaniano, circa 97 - 95 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Africa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo piccolo pesce era lungo solitamente circa 5 - 6 centimetri e possedeva un corpo molto slanciato e sottile. La testa era piuttosto corta e alta, con occhi grandi e una bocca piuttosto ampia. La pinna dorsale era stretta e alta, posizionata all'incirca a metà del corpo. Le pinne pelviche, anch'esse strette, erano di piccole dimensioni e pressoché al di sotto della pinna dorsale. La pinna anale era corta e arretrata, mentre le pinne pettorali erano lunghe e strette. La pinna caudale era biforcuta. Lusitanichthys mostra alcune modificazioni dei primi elementi vertebrali che suggeriscono la presenza di un apparato di Weber di tipo primitivo.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Lusitanichthys è un rappresentante dei clupavidi (Clupavidae), un gruppo di pesci teleostei superficialmente simili ad aringhe, ma dall'incerta collocazione sistematica; a causa della morfologia dello scheletro caudale e della presenza di un apparato di Weber, i clupavidi sono considerati rappresentanti degli Otophysi.

Lusitanichthys venne descritto per la prima volta nel 1980, sulla base di resti fossili ritrovati in Portogallo, in terreni del Cenomaniano; la specie tipo è Lusitanichthys characiformis. Un'altra specie del Cenomaniano, L. africanus, è stata descritta nel 1999 sulla base di resti fossili provenienti dalla zona di Erfoud in Marocco.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. Cavin. 1999. A new Clupavidae (Teleostei, Ostariophysi) from the Cenomanian of Daoura (Morocco). Comptes Rendus de l'Academie des Sciences Series IIA Earth and Planetary Science 329(9):689-695