Luigi Stracciari

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Luigi Stracciari (Padova, 2 dicembre 1900Pineta di Sortenna, 1º giugno 1943) è stato un pittore e scenografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ritorno dalla questua (1929) coll. Fondazione Cariplo

Luigi Stracciari nasce a Padova il 2 dicembre 1900, il padre è il celebre baritono Riccardo che lo vorrebbe ingegnere navale. Contrariamente ai desideri paterni il giovane Luigi dipinge, disegna, e nel 1918 appena finito il liceo si arruola volontario.[1]

Parte con il 7° genio telegrafisti per l'Estremo Oriente, destinato a raggiungere la zona della Siberia dove è in corso il conflitto tra Bolscevichi e russi bianchi per proteggere le linee di comunicazione. Durante il difficile viaggio tra Vladivostok e Krasnojarsk tiene un diario e scatta fotografie, ma distruggerà in seguito alcune delle testimonianze più cruente. Insieme ai commilitoni lascia Krasnojarsk per Tianjin nell'estate del 1919, dove trascorre sei mesi e con i suoi schizzi e scatti fotografici documenta usi e costumi della Cina dell'epoca. Nel tempo libero illustra anche il giornalino dei soldati.[1]

Una volta reimpatriato si stabilisce a San Remo con i genitori e studia pittura sotto la guida di Jules Pierre van Biesbroeck, pittore belga in villeggiatura a Bordighera. Nei suoi quadri di questo periodo, forse il più riuscito della sua breve carriera, traspare l'attenzione per la luce e il paesaggio.[1]

Negli anni seguenti attinge anche alle proprie memorie di Siberia e Cina per dipingere e illustra libri e riviste. Probabilmente grazie ai contatti del padre si avvicina all'ambiente teatrale, realizzando scenografie e figurini teatrali per la Scala di Milano, l'Opera di Roma e il Metropolitan di New York.[1]

Luigi Stracciari muore a Pineta di Sortenna il 1° giugno 1943. È sepolto nella tomba di famiglia, nel sotterraneo del Chiostro VI della Certosa di Bologna.

Sue opere sono conservate al Museo del Risorgimento di Roma, nella Galleria civica di San Remo e in varie collezioni private.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eliana Stracciari Nappi e Adriano Orlandini (a cura di), Riccardo e Luigi Stracciari: percorsi d'arte nel melodramma del primo Novecento, Roma, Gangemi, 2013, ISBN 9788849225624.
  • Maria Rosaria Nappi, Il viaggio di Luigi Stracciari in estremo Oriente, in Tianjin 1900- 2005: il quartiere italiano. Architettura e restauro in Cina, Napoli, Edizioni Graffiti, 2005, pp. 109-112. (catalogo della mostra a Napoli, Palazzo Reale, 23 ottobre 14 novembre 2005)
  • Il corpo di spedizione italiano in Estremo Oriente, in L'Esercito Italiano nella Grande Guerra (1915-1918). Le operazioni fuori dal territorio nazionale, vol. VII, tomo I, Roma, Ufficio Storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore - Tipografia Regionale, anno XII, 1934.

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Controllo di autoritàVIAF (EN250733736 · ISNI (EN0000 0003 7122 4899 · LCCN (ENnb2014024146 · GND (DE1023244780 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2014024146
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