Loving - Gioco crudele

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Loving - Gioco crudele
Titolo originaleLoving
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1970
Durata90 min
Generedrammatico
RegiaIrvin Kershner
SoggettoJ.M. Ryan (romanzo Brooks Wilson Ltd.)
SceneggiaturaDon Devlin
ProduttoreDon Devlin
FotografiaGordon Willis
MontaggioRobert Lawrence
MusicheBernardo Segall
Interpreti e personaggi

Loving - Gioco crudele[1] (Loving) è un film di Irvin Kershner del 1970.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un illustratore pubblicitario ha problemi col suo capo, con la moglie e con l'amante. Durante un party ha una "sbandata" per la moglie di un collega e i due si appartano in giardino, ma la cosa diviene di dominio pubblico a causa di una videocamera di sicurezza. La moglie e il collega non la prendono bene.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu distribuito in prima a New York il 4 marzo 1970.

In Italia fu proiettato in anteprima il 22 settembre 1970 alla rassegna Incontri col cinema a Sorrento col titolo Loving[2], mentre nelle sale fu distribuito nell'estate 1972 col titolo Loving - Gioco crudele.[3] A Roma venne distribuito soltanto dal 10 agosto 1974.[4][5]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il The New York Times lo inserì tra i dieci migliori film del 1970.[6]

«Stavolta l'analisi dei rapporti, in un momento difficile, tra moglie e marito non offre al regista la base per osservazioni psicologiche di qualche finezza. La vicenda, già esile in sé, è narrata in maniera distratta, non è calata in una prospettiva umana interessante com'era capitato l'anno scorso a quel notevole, sebbene non totalmente apprezzato, Diario d'una casalinga inquieta di Frank Perry, che fa testo in materia di studio di certe situazioni familiari, non americane soltanto. Nonostante la presenza di due buoni interpreti quali George Segal e Eva Marie Saint, il raccontino odierno si disperde, gira a vuoto.»

«La crisi dell'americano di mezza età [...] era un tormentone dell'epoca [...] venne acclamato come il migliore del filone. Ma [...] non è invecchiato bene. **»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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