Lietta Tornabuoni
Lietta Tornabuoni (Pisa, 24 marzo 1931 – Roma, 11 gennaio 2011) è stata una giornalista e critica cinematografica italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Pisa il 24 marzo 1931 da un'antica famiglia aristocratica, figlia di un militare e sorella del pittore Lorenzo Tornabuoni, iniziò la carriera giornalistica nel 1949, a 18 anni, presso il settimanale Noi Donne. Tra il 1954 e il 1957 fu inviata del settimanale della Cgil Il Lavoro diretto da Gianni Toti.[1] Nel 1956 collaborò con Novella ed in seguito con L'Espresso, L'Europeo, La Stampa e il Corriere della Sera (dal 1975 al 1978).[2] Oltre che cronista e critica cinematografica, pubblicò libri su cinema e televisione. Si legò in particolare a Torino, come inviata del quotidiano torinese La Stampa, seguendo il Torino Film Festival e le numerose iniziative del Museo nazionale del Cinema oltre alle principali attività cinematografiche della città. Fu compagna di Oreste Del Buono, che assistette durante la sua lunga malattia.[3]
Nel dicembre del 2010 fu ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma per una caduta; morì l'11 gennaio 2011, a 79 anni.[4]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Sorelle d'Italia: l'immagine della donna dal '68 al '78, Bompiani, 1977 - con Stefano Reggiani
- Era Cinecittà: vita, morte e miracoli di una fabbrica di film, Bompiani, 1979 - con Oreste Del Buono
- Album di famiglia della TV: 30 anni di televisione italiana, Mondadori, 1981 - con Oreste Del Buono
- '90 al cinema, Einaudi, 1990
- Federico Fellini. La voce della luna, La Nuova Italia, 1990, ISBS 9788822108807
- '91 al cinema, Einaudi, 1991
- '92 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1992
- '93 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1993
- '94 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1994
- '95 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1995
- '96 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1996
- '97 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1997
- '98 al cinema, B.C. Dalai Editore, 1998
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ M.L. Righi, Il lavoro delle donne e le politiche del sindacato: dal boom economico alla crisi degli anni Settanta, in Mondi femminili in cent’anni di sindacato. Roma, Ediesse, 2008, vol. 2, p. 123-161. Cfr. anche la sua testimonianza in Patrizia Carrano, Le signore ‘grandi firme’. Colloqui con Natalia Aspesi, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Brunella Gasperini, Miriam Mafai, Anna Maria Mori, Gabriella Poli, Carla Ravaioli, Lidia Ravera, Lietta Tornabuoni, Rimini-Firenze, Guaraldi, 1978, pp. 263-281
- ^ Addio a Lietta Tornabuoni Archiviato il 13 gennaio 2011 in Internet Archive., La Stampa
- ^ N.Aspesi, Addio a Lietta Tornabuoni, la signora del cinema. "La Repubblica" 12 gennaio 2011
- ^ Raffaella Silipo, Addio a Lietta Tornabuoni Archiviato il 12 gennaio 2011 in Internet Archive., L'Espresso
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Lietta Tornabuoni
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lietta Tornabuoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tornabuoni, Lietta, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Lietta Tornabuoni, su IMDb, IMDb.com.
- Lietta Tornabuoni, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127888 · ISNI (EN) 0000 0001 1557 8196 · SBN CFIV115149 · LCCN (EN) n80067357 · BNF (FR) cb125673331 (data) · J9U (EN, HE) 987007317919605171 |
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