La dolce vita... non piace ai mostri

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La dolce vita... non piace ai mostri
Titolo originaleMunster, Go Home!
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1966
Durata96 min.
Generecommedia
RegiaEarl Bellamy
SoggettoGeorge Tibbles, Joe Connelly, Bob Mosher
SceneggiaturaGeorge Tibbles, Joe Connelly, Bob Mosher
ProduttoreJoe Connelly, Bob Mosher
Casa di produzioneUniversal Studios
FotografiaMichel Kelber
MontaggioRobert Isnardon
MusicheJack Marshall
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La dolce vita... non piace ai mostri (Munster, Go Home!) è un film del 1966 diretto da Earl Bellamy, con protagonista la famiglia Munster.

Il film è un sequel, girato a colori, della serie televisiva in bianco e nero I mostri (The Munsters), trasmessa dal 1964 al 1966. Il film rappresenta la prima opera cinematografica o televisiva che rappresenta il Mostro di Frankenstein (Herman Munster), a colori.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

I Munster si recano nel Regno Unito dopo che Herman scopre di essere il nuovo Lord della Munster Hall.

Personaggi e interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Famiglia Munster[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Famiglia Munster.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la cancellazione della serie televisiva I mostri, i produttori Joe Connelly e Bob Mosher, esauriti i soldi destinati alla produzione della serie, decisero che un film a colori distribuito nelle sale cinematografiche avrebbe potuto recuperare un po' dei debiti prodotti dallo spettacolo televisivo.[3] La sceneggiatura venne scritta da George Tibbles, assieme a Connelly e Mosher, mentre Earl Bellamy, che aveva già diretto sette episodi della serie televisiva originale, venne scelto come regista.[3] Bellamy ricorda come il film sia stato il più impegnativo che abbia mai diretto, a causa delle numerosissime gag comiche che vennero inserite praticamente in ogni scena, degli effetti speciali, delle corse automobilistiche, ecc.[3] Rispetto alla serie televisiva vennero fatti alcuni cambiamenti sostanziali, primo tra tutti la sostituzione dell'attrice Pat Priest, interprete della seconda Marilyn Munster apparsa nella serie, venne rimpiazzata con Debbie Watson, allora sotto contratto con la Universal; secondo la serie non sarebbe stata girata nella casa di Mockingbird Lane, ma la famiglia Munster avrebbe fatto armi e bagagli, partendo per l'Europa.[3]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniele Palmesi e Federico Clemente, Carlo Romano, su TotòTruffa2002.it. URL consultato il 14 giugno 2023.
  2. ^ Stephen Cox, 1990Introduction, p. 9-10.
  3. ^ a b c d Stephen Cox, 1990Munster Movies, pp. 95-104.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen Cox, The Munsters. Television's First Family on Fright. The Official Ghoul Guide, Yvonne De Carlo (introduzione), Kevin Burns e Bruce Button (consulenti), Londra, Plexus, 1990, ISBN 0-85965-102-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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