L'estate di Cléo

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L'estate di Cléo
Louise Mauroy-Panzani in una scena del film
Titolo originaleÀma Gloria
Lingua originalefrancese, creolo
Paese di produzioneFrancia
Anno2023
Durata84 min
Rapporto1,42:1
Generedrammatico
RegiaMarie Amachoukeli
SceneggiaturaMarie Amachoukeli, Pauline Guéna
ProduttoreBénédicte Couvreur
Casa di produzioneLilies Films, Arte
Distribuzione in italianoArthouse, I Wonder Pictures, Unipol Biografilm Collection
FotografiaInès Tabarin
MontaggioSuzana Pedro
MusicheFanny Martin
ScenografiaZoé Carré
CostumiAgathe Meinnemare
AnimatoriMarie Amachoukeli, Marie Lyet, Pierre-Emmanuel Lyet
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

L'estate di Cléo (Àma Gloria) è un film francese del 2023 scritto e diretto da Marie Amachoukeli.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Cléo è una bambina di sei anni che porta gli occhiali ed è orfana di madre, morta di cancro. Per fortuna c'è Gloria, la sua tata, che la ama e che lei adora. Gloria, però, deve tornare nella natìa isola di Santiago, a Capo Verde, per riunirsi ai suoi figli, l'adolescente César, che l'ha vista pochissime volte ed è arrabbiato con lei, e la ventenne Fernanda, la quale è incinta e prossima al parto. Qui la donna supervisionerà anche la realizzazione di un progetto, quello dell'hotel che spera di aprire per l'inizio della stagione turistica.

Cléo è sconvolta, e solo la promessa che riesce a strappare al padre la rallegra: l'estate successiva potrà raggiungere Gloria nel suo villaggio. Lì trascorrerà momenti meravigliosi e altri più tesi, coltivando la segreta speranza di riportare la "sua" Gloria a Parigi, e arrivando a comprendere che il distacco e il dolore sono due elementi imprescindibili della vita vera.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La regista Marie Amachoukeli ha scritto la sceneggiatura basandosi sulla propria esperienza:[1][2][3]

«Sono stata cresciuta da una persona che si è occupata di me. Non una vera e propria tata, ma la custode dell’edificio in cui vivevo, ero sempre nel suo stanzino, con i suoi figli. Lei un giorno è tornata a vivere in Portogallo e quello è stato il più grande shock della mia vita di bambina, al punto che mi rifiutai di dirle addio. C’era qualcosa dietro l’amore assolutamente folle che provavo per lei che volevo capire, volevo esplorare il rapporto tra una bambina e qualcuno che, dietro compenso, si prende cura di lei. È una questione di soldi? È amore? È entrambe le cose? E come si intrecciano le due cose?»

Alle immagini del film, la regista ha voluto alternare dei momenti di animazione ispirandosi a quanto accade nel primo film che ha visto, Mary Poppins, ritenendo che fosse molto in linea con l'infanzia e anche con il modo in cui si esprime l'inconscio della bambina, attraverso momenti di colore vivido piuttosto che con le parole. La telecamera è posta quasi all'altezza della piccola Cléo, per dare allo spettatore l’esatto punto di vista da cui la storia vuol esser raccontata. Durante la fase di montaggio è stato scelto un formato insolito, 1,42:1, inventato proprio durante questa fase (e che si colloca tra 4:3 e 1,85:1).[1][2][3]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito in Italia il 21 marzo 2024.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fabien Lemercier, Marie Amachoukeli • Regista di L'estate di Cléo, su cineuropa.org, 17 maggio 2023. URL consultato il 26 marzo 2024.
  2. ^ a b Tiziana Leone, L’estate di Cléo, Marie Amachoukeli racconta il suo debutto, su ciakmagazine.it, 20 marzo 2024. URL consultato il 26 marzo 2024.
  3. ^ a b Cristina Piccino, L’estate di Cléo, lo sguardo dell’infanzia dentro al mondo, su ilmanifesto.it, 20 marzo 2024. URL consultato il 26 marzo 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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