Jan Both

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Ritratto di Jan Both eseguito da Cornelis van Poelenburch (1648)

Jan Both (Utrecht, 1618Utrecht, 1652) è stato un pittore olandese, noto come paesaggista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jan Both, Paesaggi naturali.

Era figlio di un maestro e di un disegnatore di cartoni per vetrate e per decorazioni su vetri, con il quale fece l'apprendistato.

Successivamente entrò nell'ambiente artistico e colto della sua città restando influenzato dapprima dagli studi su Tiziano, Raffaello e Michelangelo e successivamente dal Caravaggio.[1]

Paesaggio di Jan Both (Karlsruhe)

Nel 1634 fu allievo di Abraham Bloemaert, ancora ancorato ai classici, e ricevette l'influenza di Carel de Hooch, pittore paesaggista, prima di recarsi in Francia e in Italia, dove soggiornò nel biennio 1639-1640, assieme al fratello Andries, anche lui pittore. La sua permanenza romana gli consentì di affinare e stabilizzare il suo stile orientandolo verso una interpretazione idealizzata della natura, impreziosita dalle influenze di Claude Lorrain. I caratteri emergenti delle sue opere, assunsero quindi scene ad effetto, luminosità sfuocata, alonature e luci radiosi.[2]

Prima di lasciare la capitale romana, Both ebbe modo di conoscere i Bamboccianti.

Intorno al 1641, Both abbandonò Roma per indirizzarsi verso Venezia prima di ritornare a Utrecht, località nella quale ritrovò una atmosfera pittorica italianeggiante, grazie alla presenza di Cornelis van Poelenburch.[1] Il fratello Andries morì durante una sosta a Venezia, a causa di una disgrazia.

Tra le sue opere risultarono numerosi i paesaggi, spesso romaneschi o comunque italianeggianti, completati da gruppi e figure che nel loro insieme formarono un componimento popolaresco e contadino innovativo rispetto al solito paesaggio mitologico e biblico.[2]

Nel corso della sua breve ma significativa carriera, Jan Both ha spesso collaborato con altri artisti. Oltre ai già menzionati Claude Lorrain e Cornelis van Poelenburch, si ricordano Jan Baptist Weenix, Pieter Jansz Saenredam e i tessitori Nicholas. La scelta dei soggetti e l'esemplarità della composizione nelle opere di Both sono stati ammirati da molti contemporanei e sono stati una delle principali fonti di ispirazione per la terza generazione di artisti olandesi influenzati dalla pittura italiana, tra i quali Willem de Heusch, Frederik de Moucheron, Nicolaes Berchem, Adam Pynacker e Aelbert Cuyp. Anche il suo stile di disegno è stato spesso imitato, in conformità all'originale, tra i quali, dal suo allievo Jan Hackaert.[1]

Negli anni sessanta del XX secolo, l'arte di Jan Both ed i suoi significati per la pittura paesaggistica olandese furono riscoperti, tra gli altri, da uno studio di M. R. Waddinghams.

Opere principali con galleria[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Data Tipo Località Immagine
Paesaggio montano italiano con pastori a riposo 1634-1652 Pittura Onbekend
Paesaggio italiano con mulo 1640-1652 Pittura Rijksmuseum, Amsterdam
Paesaggio italiano con vista su un porto 1640-1652 Pittura Rijksmuseum, Amsterdam
Paesaggio del sud con cavalieri e un carro trainato da buoi 1640-1652 Pittura Rijksmuseum, Amsterdam
Paesaggio italiano Circa 1645 Pittura Mauritshuis, L'Aia
Paesaggio italiano Circa 1645 Pittura Mauritshuis, L?Aia
Paesaggio italiano alla sera Circa 1645 Pittura Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Sentiero di montagna Circa 1645-1650 Pittura Dulwich Picture Gallery, Londra
Paesaggio italiano con disegnatore Circa 1650 Pittura Rijksmuseum, Amsterdam

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 376.
  2. ^ a b Jan Both, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 giugno 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) H. Gerson, Kindlers Malereilexikon, 2003.
  • (DE) Wilhelm Schmidt, Both, Jan, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 3, Lipsia, Duncker & Humblot, 1876, p. 194.
  • (EN) Ludovica Trezzani, Jan Both, in Grove Dictionary of Art, Grove Art Online.
  • (EN) Andrés Ubeda de los Cobos, Paintings for the Planet King; Philip IV and the Buen Retiro Palace, Londra, 2005.

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Controllo di autoritàVIAF (EN76588248 · ISNI (EN0000 0001 1675 7671 · BAV 495/306298 · CERL cnp00542843 · Europeana agent/base/157555 · ULAN (EN500032845 · LCCN (ENnr91040021 · GND (DE11893810X · BNE (ESXX995533 (data) · BNF (FRcb14959706g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr91040021