József Szájer

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József Szájer

Membro dell'Assemblea nazionale
Durata mandato2 maggio 1990 –
19 luglio 2004

Europarlamentare
Durata mandato1° maggio 2004 –
1° gennaio 2021
LegislaturaV, VI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
Gruppo PPE
CircoscrizioneUngheria
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoBandiera dell'Ungheria Ungherese Fidesz
Bandiera dell'Unione europea UE
Partito Popolare Europeo
UniversitàUniversità Loránd Eötvös

József Szájer (Sopron, 7 settembre 1961) è un politico ungherese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1961, nel 1982 perse i genitori in un incidente (probabile stradale), dovendo quindi provvedere al mantenimento anche dei due fratelli minori.[1] Nel 1983 si sposò con l'avvocata e giudice Tünde Handó, con cui ebbe una figlia stesso anno.[2][3]

È un esponente di Fidesz - Unione Civica Ungherese di cui è stato tra i fondatori e si è sempre battuto per la difesa dei valori cristiani.[3]

Eletto all'Assemblea nazionale ungherese nel 1990, mantenne la carica fino al 2004, anno in cui diventò europarlamentare, all'interno del gruppo del Partito Popolare Europeo.

Nel 2010 ha avuto un ruolo decisivo nella riscrittura della costituzione ungherese, che ha introdotto un divieto costituzionale al matrimonio tra persone dello stesso sesso.[4] Nel corso della sua carriera è stato criticato dagli attivisti per i diritti umani, per aver osteggiato il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT.[4]

Nel 2015 subì un outing da parte di Klára Ungár (parlamentare apertamente omosessuale[5][6]), membro del partito Szabad Demokraták Szövetsége – a Magyar Liberális Párt, che per ragioni politiche sostenne che lui e Máté Kocsis fossero omosessuali.[7] Kocsis intentò una causa per diffamazione contro Ungár e perse in appello, considerata l'assenza di offensività dell'affermazione;[8][9] Szájer non reagì invece alla dichiarazione.[10]

A seguito di uno scandalo che lo ha visto coinvolto in un'orgia con una ventina di uomini a Bruxelles, contravvenendo alle linee guida in contrasto alla pandemia di COVID-19, con la presenza di una pillola di ecstasy, il 28 novembre 2020 ha presentato le proprie dimissioni,[11] divenute effettive il 31 dicembre dello stesso anno.[12][13][14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (HU) Dr. Szájer József, su parlament.hu, 1996. URL consultato il 7 marzo 2021.
  2. ^ Il parlamentare europeo ungherese József Szájer, membro del partito di Orbán, si è dimesso per aver partecipato a un'orgia, su Il Post, 1º dicembre 2020. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  3. ^ a b Beccato a un'orgia a Bruxelles: ma l'eurodeputato József Szájer insisteva sul "matrimonio tradizionale", su Il Fatto Quotidiano, 1º dicembre 2020. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  4. ^ a b Politico conservatore ungherese partecipa a sex party gay a Bruxelles, su euronews, 1º dicembre 2020. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  5. ^ (HU) Ki járhat emelt fővel? Élet és Irodalom, anno XLV, N 32, 10 agosto 2001.
  6. ^ (HU) Ungár Klára beszélt már másságáról, index.hu, su index.hu, 8 marzo 2005.
  7. ^ (HU) Czene Gábor, „Viktorka rekedt hangon hablatyol”, su NOL.hu, 20 maggio 2015. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  8. ^ (EN) XpatLoop.com - Xpat Opinion: Calling Someone A Homosexual Is Defamation In Hungary, su xpatloop.com. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  9. ^ (HU) Czene Gábor, Kocsis Máté durván buzizott, Ungár Klára szerint csak magát gyűlöli, su NOL.hu, 8 luglio 2016. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  10. ^ (HU) Szalai Szabolcs, Szájer József sosem reagált még hasonló vádakra, in Index.hu, 1º dicembre 2020. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  11. ^ Orgia a Bruxelles, c'era un eurodeputato di Orban, su ansa.it, 1º dicembre 2020. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Jozsef Szajer: Hungary MEP quits after allegedly fleeing gay orgy, in BBC News, 1º dicembre 2020. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  13. ^ (EN) József Szájer resigns as MEP, su agenceurope.eu, 1º dicembre 2020. URL consultato il 1º dicembre 2020.
  14. ^ (HU) Bereg András, Ecstasy a hátizsákban, su index.hu, 4 dicembre 2020. URL consultato il 7 marzo 2021.

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