Ilario Spolverini

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Il duca di Parma Antonio Farnese, 1720

Ilario Giacinto Mercanti detto lo Spolverini (Parma, 13 gennaio 1657Parma, 4 agosto 1734) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu il migliore allievo di Francesco Monti e «non altrimenti che il suo maestro, si acquistò nome dipingendo battaglie né so se per esagerazione o per verità solea dirsi che i soldati del Monti minacciavano e quei dello Spolverini uccidevano».[1]

Si deve ipotizzare la possibilità che durante i suoi studi, Spolverini compì due viaggi, uno a Firenze, per studiare le opere di Jacques Courtois detto il Borgognone, e uno a Venezia, dove è possibile abbia iniziato a dipingere quadri di battaglie, rappresentanti ogni tipo di scaramucce e azioni militari, con un gran numero di figure e costruzioni sullo sfondo. Durante questo presunto viaggio, Spolverini potrebbe aver visto la pittura di Francesco Maffei e Sebastiano Mazzoni. Fra le opere più importanti, celebri sono quelle presenti nella sala Cappello a Venezia.

Il 31 agosto del 1692, Spolverini ricevette una patente di familiarità dal duca Ranuccio II.

Nel 1714, per il Ragguaglio in occasione delle reali nozze della principessa Elisabetta Farnese di Parma, steso da Giuseppe Maggiali,[2] fece i disegni del frontespizio figurato e di cinque grandissime tavole atlantiche, il cui intaglio fu eseguito da diversi artisti mediocri. In questa stessa occasione eseguì diciannove dipinti che narrano gli sponsali per procura, dai preparativi fino all'inizio del viaggio di Elisabetta Farnese verso la Spagna.

A Busseto, in casa Pallavicini, era possibile vedere molti quadri di battaglie, egregiamente dipinti da questo autore. Nell'atrio della Galleria Nazionale di Parma sono collocate due opere dallo stesso titolo, Battaglia, che «rivelano la tarda derivazione» da Salvator Rosa e da Jacques Courtois detto il Borgognone.[3]

Tra i suoi allievi ricordiamo Francesco Simonini, parmigiano (1686, Venezia 1733), anch'egli specializzato nel dipingere battaglie.

Morì nel 1734 e venne sepolto in San Giovanni Evangelista, a Parma.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Esplosione di una mina, disegno a penna ovale cm 26,5 x 25,5, Museo del Louvre
  • Battaglia (1144 e 1145), Olio su tela, cm 81 x 116, Galleria Nazionale di Parma, Atrio

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Lanzi, Storia pittorica della Italia, I, 2, p. 335.
  2. ^ Giuseppe Maggiali, Ragguaglio in occasione delle reali nozze della principessa Elisabetta Farnese di Parma, Parma, 1717.
  3. ^ Augusta Ghidiglia Quintavalle, La Galleria Nazionale di Parma, s.p.a Poligrafici Il Resto del Carlino, Bologna 1951, p. 11.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Carasi, Le pubbliche pitture di Piacenza, Piacenza, Giuseppe Tedeschi, 1780
  • Luigi Lanzi, Storia pittorica della Italia, Bassano, Remondini, 1795-1796
  • Leopoldo Cicognara, Catalogo ragionato dei libri d'arte ed antichità posseduti dal conte Cicognara, tomo primo, Pisa presso Niccolò Capurro, 1821
  • Stefano Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori, pittori & c. d'ogni età e d'ogni nazione, III, Milano, Luigi Nervetti tipografo-libraio, 1832
  • Raffaella Arisi Riccardi, Ilario Spolverini pittore di battaglie e cerimonie, Piacenza, Cassa di Risparmio, 1979
  • Alessandro De Lillo, Ilario Giacinto Mercanti detto lo Spolverini, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 73, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2009

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