I ragazzi del sabato sera

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I ragazzi del sabato sera
Alcuni dei componenti del cast
Titolo originaleWelcome Back, Kotter
PaeseStati Uniti d'America
Anno1975-1979
Formatoserie TV
Generesitcom
Stagioni4
Episodi95
Durata20-25 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
Interpreti e personaggi
Prima visione
Prima TV originale
Dal9 settembre 1975
Al10 agosto 1979
Rete televisivaABC
Prima TV in italiano
Dal12 maggio 1980
Al30 agosto 1985
Rete televisivaRai 2
Canale 5
Tivuitalia

I ragazzi del sabato sera (Welcome Back, Kotter) è una serie televisiva statunitense trasmessa dalla ABC tra il 1975 e il 1979.[1] In Italia è stata trasmessa, per la prima volta, su Rai 2 a partire dal 12 maggio 1980[2][3] in una selezione di 31 episodi.

Tale selezione venne effettuata scegliendo esclusivamente quelli dove il personaggio di Vinnie Barbarino, interpretato da John Travolta, aveva un ruolo più consistente.[4] Tutto questo per sfruttare l'enorme popolarità che l'attore italoamericano aveva raggiunto in quel periodo, grazie soprattutto ai film La febbre del sabato sera e Grease. Sempre per lo stesso motivo venne scelto il titolo italiano della serie che richiamava i recenti successi cinematografici di Travolta senza avere nulla a che vedere con quello originale.[5]

Nel 1985[6][7] fu Canale 5 a riproporre la serie trasmettendo un numero maggiore di episodi. Nel corso degli anni è stata poi trasmessa, a più riprese, anche da varie televisioni private locali.[8][9]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Gabe Kotter, un giovane e moderno professore liceale, va ad insegnare nella scuola superiore che lo vide studente, a Brooklyn. La classe che gli affidano è composta da un gruppo di teppisti e scapestrati, tra cui spicca l'italiano Vinnie Barbarino, che ha la vena poetica e insulta in rima il suo prossimo, Juan Epstein, un ebreo di origini latino americane, l'impacciato e nevrotico Arnold Horshack, e l'afroamericano Freddie Boom Boom Washington.

Con i suoi metodi e la sua simpatia, Gabe cerca di imbrigliare il gruppo. Il professore vive con la moglie Julie in una casa poco lontana dall'edificio scolastico. Nel 1977 la serie vide l'ingresso delle due figlie della coppia.

Colonna sonora e sigle[modifica | modifica wikitesto]

Il brano della sigla originale statunitense, intitolato "Welcome Back", è stato composto e interpretato da John Sebastian ed è stato primo in classifica negli USA nel maggio del 1976.[10]

Nell'edizione italiana la sigla è stata affidata al brano "Call Me In America" scritto da Celso Valli e Alan Taylor ed interpretato dai Pop Welcome[11] e al brano italo disco "Play Your Game" composto da Renato Micaglio e Moreno Forzan (in arteDave Force).[12]

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Prima TV USA Prima TV Italia
Prima stagione 22 1975-1976
Seconda stagione 23 1976-1977
Terza stagione 27 1977-1978
Quarta stagione 23 1978-1979

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jeanette M. Berard e Klaudia Englund, Television Series and Specials Scripts, 1946–1992: A Catalog of the American Radio Archives Collection, McFarland, 2009, p. 325, ISBN 9780786454372.
  2. ^ Spettacoli - Teleschermi accesi - Torna Travolta, in Stampa Sera, n. 114, 1980, p. 24.
  3. ^ Spettacoli - Programmi TV - Rete due, in L'Unita, n. 109, 1980, p. 8.
  4. ^ Da domani in Tv la serie «I ragazzi del sabato sera», in La Stampa, n. 101, 1980, p. 21.
  5. ^ Paolo Morando, Dancing Days: 1978-1979. I due anni che hanno cambiato l’Italia, Gius.Laterza & Figli Spa, 2015, ISBN 9788858102336.
  6. ^ Spettacoli - Oggi alla TV - Canale 5, in Stampa Sera, n. 159, 1985, p. 7.
  7. ^ Settegiorni Televisione e Radio - Lunedi 1 - Canale 5, in L'Unita, n. 141, 1985, p. 9.
  8. ^ Le TV private in Liguria - Canale 7, in La Stampa, n. 281, 1986, p. 24.
  9. ^ Programmi TV - Rete Piemonte, in Stampa Sera, n. 49, 1987, p. 21.
  10. ^ (EN) 'Friends' The AIDS Sales of Rembrandt' Eastwest 'L.P.', in Billboard, vol. 100, n. 24, 1995, p. 95.
  11. ^ Pop Welcome – Call Me In America, su discogs.com. URL consultato l'11 ottobre 2016.
  12. ^ Dave Force – Play Your Game, su discogs.com. URL consultato l'11 ottobre 2016.

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