HMS Canada (1765)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
HMS Canada
Piano costruttivo del vascello da 74 cannoni Canada redatto da William Bately [Surveyor of the Navy,, 1755-1765] per il cantiere navale di Woolwich.
Descrizione generale
TipoVascello di terza classe
Proprietà Royal Navy
Ordine1 dicembre 1759
CantiereWoolwich Dockyard, Woolwich
Impostazione1 luglio 1760
Varo17 settembre 1765
Destino finaledemolita
Caratteristiche generali
Dislocamento1.605 t bm
Lunghezzaal ponte di batteria 52 m (170 ft) m
Larghezza14,25 (46 ft 9 in) m
Pescaggio6,25 (20 ft 6 in) m
PropulsioneVela
Equipaggio550
Armamento
ArtiglieriaAlla costruzione
  • 28 cannoni da 32 libbre sul ponte inferiore
  • 28 cannoni da 18 libbre sul ponte inferiore
  • 14 cannoni da 9 libbre sul cassero
  • 2 cannoni da 12 libbre sul castello di prua
dati tratti da The Sail and Steam Navy. All the Ship of the Royal Navy 1815-1889[1]
voci di navi e imbarcazioni a vela presenti su Wikipedia

La HMS Canada era un vascello di terza classe a due ponti da 74 cannoni della Royal Navy, appartenente alla omonima classe Canada, costruito negli anni sessanta del XVIII Secolo, e rimasta in servizio fino al 1834.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prima unità della omonima classe progettata da William Bately, la sua costruzione fu ordinata il 1 dicembre 1859, e l'unità venne impostata presso i Woolwich Dockyard il 1 luglio 1760,[1] varata il 17 settembre 1765, ed entrò poi in servizio nella Royal Navy.[2] Il 2 maggio 1781, il Canada ingaggiò e catturò la fregata spagnola da 34 cannoni Santa Leocadia.[3] Nel 1782, durante il corso della guerra d'indipendenza americana, il Canada era al comando di William Cornwallis, e prese parte alla battaglia di Saint Kitts (25-26 gennaio 1782) e poi alla successiva battaglia delle Saintes (9-12 aprile). Dopo l'inizio delle guerre rivoluzionarie francesi agli ordini di Charles Powell Hamilton il 6 novembre 1794 prese parte al combattimento nel Mar Celtico contro una più forte squadra navale francese, riuscendo a fuggire, mentre il vascello Alexander, al comando di Richard Rodney Bligh venne catturato.

Nel 1798 partecipò, agli ordini di John Borlase Warren, alla battaglia di Tory Island (12 ottobre). Nel 1807 fu mandata nei Caraibi, assegnato alla squadra navale al comando del contrammiraglio Alexander Cochrane, che comprendeva Prince George, Northumberland, Ramillies e Cerberus. La flotta inglese il 17 aprile dello stesso anno catturò le navi Telemaco, Carvalho e Master.[4] In seguito alla preoccupazione della Gran Bretagna che la neutrale Danimarca stesse avviando un'alleanza con Napoleone Bonaparte, nel successivo mese di dicembre il Canada salpò con la squadra navale di Cochrane per occupare le Indie occidentali danesi. La spedizione catturò le isole danesi di Saint Thomas il 22 dicembre e Saint Croix il 25 dicembre senza incontrare alcuna resistenza. Rientrata in Patria fu trasformata in nave da prigione nel corso del 1810, e infine demolita nel 1834.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lyon, Winfield 2004, p. 42.
  2. ^ Colledge, Warlow 2006, p. 59.
  3. ^ a b Lavery 2003, p. 176.
  4. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 16236, 11 March 1809.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) J.J. Colledge e Ben Warlow, Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, London, Chatham Publishing, 2006, ISBN 978-1-86176-281-8.
  • Luigi Donolo, Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849, Pisa, Pisa University Press, 2012, ISBN 978-88-6741-004-0.
  • (EN) Andrew Lambert, War at Sea in the Age of Sail 1650-1850, London, Cassell & Co., 2000, ISBN 0-85177-138-6.
  • (EN) Brian Lavery, The Ship of the Line - Volume 1: The development of the battlefleet 1650-1850, London, Conway Maritime Press, 2003, ISBN 0-85177-252-8.
  • (EN) David Lyon e David Winfield, The Sail and Steam Navy. All the Ship of the Royal Navy 1815-1889, London, Chatham Publishing, 2004.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]