Gudon

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Gudon
frazione
Gudon/Gufidaun
Gudon – Veduta
Gudon – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
ComuneChiusa (Italia)
Territorio
Coordinate46°38′00″N 11°34′00″E / 46.633333°N 11.566667°E46.633333; 11.566667 (Gudon)
Altitudine730 m s.l.m.
Abitanti500 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale39043
Prefisso0472
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021832
Cod. catastaleE257
Nome abitantidi Gudon / Gufidauner
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gudon
Gudon

Gudon (Gufidaun in tedesco) è una frazione di 500 abitanti del comune italiano di Chiusa (Klausen) della Provincia autonoma di Bolzano.

Dista circa 3 km dalla sede comunale, unica frazione del comune a trovarsi sulla sinistra idrografica dell'Isarco. Si trova in Valle Isarco, su un altopiano a 730 m s.l.m.. Fu comune autonomo fino al 1929.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

L'insediamento esisteva dal 948-957, quando col nome Cubidunes viene nominata in un documento del vescovo bavarese Lantpert di Frisinga.[1] In seguito la località è attestata come Cuvedun nel 1250, come Guvidaun nel 1273 e come Gufidaun nel 1370.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese è basata essenzialmente sul turismo. Costruzioni storiche sono la chiesa parrocchiale, dedicata a San Martino e attestata dal 1280 (ted. St.-Martins-Kirche), nonché i manieri castel Summersberg[3] (ted. Schloss Summersberg) e castel Koburg[4] (ted. Schloss Koburg), entrambi risalenti al medioevo.[5] Il 24 agosto 1529 a castel Summersberg, Georg Blaurock, il fondatore di tutte le denominazioni religiose battiste, è stato processato sulla rastrelliera, probabilmente provocando la lussazione di entrambe le spalle e 13 giorni dopo, fu martirizzato bruciando vivo sul rogo.[6] Il centro dell'attività di Blaurock all'epoca della fondazione delle parrocchie era nella vicina Chiusa.

Notevole è inoltre il palazzo medievale Hohenhaus (ted. Ansitz Hohenhaus), sede del giudizio patrimoniale dei conti Wolkenstein dal 1740 e completamente risanato nel 2002. Oggi è sede di associazioni e della biblioteca locale.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Theodor Bitterauf (a cura di), Die Traditionen des Hochstifts Freising, vol. 2, Monaco, Beck, 1909, n. 1128.
  2. ^ (DE) Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 143. ISBN 88-7014-634-0
  3. ^ Carlo Andrea Postinger, Note su alcuni reperti di epoca bassomedievale provenienti da Castel Summersberg (Gudon, BZ), in «Annali del Museo Civico di Rovereto», 22, 2006, pp. 51-71.
  4. ^ Carlo Albasini, Castello Koburg, op. cit.
  5. ^ (DE) Helmut Stampfer, Die Koburgerkapelle in Gufidaun, in De re artificiosa: Festschrift für Paul von Naredi-Rainer zu seinem 60. Geburtstag, a cura di Lukas Madersbacher, Ratisbona, Schnell & Steiner, 2010, pp. 255-268. ISBN 978-3-7954-2392-6
  6. ^ (EN) Christian Neff, Blaurock, Georg (ca. 1492-1529) [Blaurock, George (c. 1492-1529)], su gameo.org, Global Anabaptist Mennonite Encyclopedia Online, 3 settembre 2023. URL consultato il 3 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Josef Tarneller, Hofnamen im untern Eisacktal 2: Die alten Gerichte Kastelrut und Gufidaun (Archiv für österreichische Geschichte, 109,1), Vienna, Accademia delle Scienze, 1921.
  • Carlo Albasini, Il castello residenziale Koburg a Gudon, Bressanone, 1964.

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