Giuseppe Pasquale Cirillo

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Chiesa di Sant'Anna di Palazzo, luogo di sepoltura di Cirillo

Giuseppe Pasquale Cirillo (Grumo Nevano, 1709Napoli, 20 aprile 1776[1]) è stato un giurista, avvocato e letterato italiano, membro dell'Accademia degli Oziosi e docente dell'Università di Napoli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1709 a Grumo Nevano, comune campano dell'attuale città metropolitana di Napoli, d'ingegno precoce, Cirillo si formò culturalmente con l'aiuto del conterraneo Nicola Capasso, giurista e poeta,[2] che favorì anche il suo inserimento sociale e la carriera accademica e del filosofo Giambattista Vico.[3] Nel 1729 si laureo in utroque iure e ottenne la cattedra di diritto canonico e, poco dopo, quella di diritto civile già occupata da Capasso.[3] Coerentemente con le sue posizioni tradizionalistiche e antilluministche, nel 1733 entrò nell'Accademia degli Oziosi, sodalizio in larvata polemica con l'Accademia delle scienze di Celestino Galiani, aperta alla cultura d'oltralpe, di cui gli "oziosi" diffidavano.[3]

Oratore brillante, dotato di naturale eloquenza, qualità riconosciuta dai contemporanei tra i quali anche personalità notevoli come il filosofo ed economista Antonio Genovesi, Cirillo esercitò con successo l'avvocatura nel foro di Napoli.[3] Nel 1775 si recò a Roma, ove riscosse apprezzamenti nella corte di papa Pio VI e negli ambienti letterari cittadini.[3] L'anno successivo, a sessantasette anni, morì a Napoli ove fu sepolto nella chiesa di Sant'Anna di Palazzo, quartiere di San Ferdinando.[4]

Oltre alle prevalenti opere di argomento giuridico, scrisse una commedia dedicata alla iettatura: Malocchi, pubblicata postuma.[5]

Codex legum neapolitarumus, 1789

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Institutionum civilium commentarius perpetuus ..., Neapoli, excudebat Felix Carolus Musca, 1737-1742.
  • Sul trattato di Lodouico Antonio Muratori de i difetti della giurisprudenza ..., Napoli, nella stamperia Muziana, 1743.
  • Institutiones canonicae ..., Neapoli, ex publica auctoritate ... Johannes Franciscus Paci, 1745.
  • (LA) Codex legum neapolitarumus, vol. 1, Napoli, Vincenzo Orsino, 1789.

Pubblicazioni postume[modifica | modifica wikitesto]

  • I malocchi, commedia dell'avvocato, e pubblico cattedratico signor D. Giuseppe Cirillo napoletano, Napoli, a spese di Pietro Perger e dal medesimo si vendono nella sua Stamperia accosto il Monistero di Montevergine, 1789.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Questa è la data indicata da R. Ajello nel Dizionario Biografico (Bibliografia). L'Archivio storico italiano. Deputazione toscana di storia patria, edizione Leo S. Olschki, 1870, pag. 111 (vedi) riporta: «Giuseppe Pasquale Cirillo, morto il 20 di agosto 1776, seppellito in Sant'Anna di Palazzo».
  2. ^ Nicola o Niccolò Capasso (Grumo Nevano, 1671 - Napoli 1745) tenne la cattedra di diritto a Napoli, scrisse duecento sonetti satirici e tradusse in napoletano l'Iliade. Fonte: Enciclopedie on line. Treccani.it.
  3. ^ a b c d e Fonte: R. Ajello, Dizionario Biografico degli Italiani, riferimenti e link in Bibliografia.
  4. ^ Vedi nota sulla data di morte dell'Archivio storico italiano.
  5. ^ Giuseppe Pasquale Cirillo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 maggio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Testi di Cirillo consultabili in rete[modifica | modifica wikitesto]

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