Giuseppe Palazzotto (architetto)

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Giuseppe Palazzotto (Catania, 2 gennaio 1702Catania, 14 maggio 1764) è stato un architetto italiano, esponente catanese del tardo barocco siciliano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Palazzotto fu padre di Giuseppe Palazzotto e nacque a Messina nel 1662 da Natale (1639 - † 1699) e Brigida Inca.[1] Si trasferì con la sua famiglia da Messina a Catania nel 1696,[2] tre anni dopo il terremoto, andando ad abitare in una «domo terranea» con botteghe e cortile, presso il Convento di Sant'Agostino.[1] Tra i 9 figli giunsero a maggiore età Angela, Girolamo, Filippo, Antonino, Brigida, Giuseppe e Giuseppa.[3]

Un altro ramo della famiglia da Messina si stabilì a Palermo e si distinse a partire dal capo maestro Salvatore Palazzotto (1751-1824), figlio di Baldassare (Messina? 1717 circa - Palermo 1760), e con il figlio architetto Emmanuele Palazzotto (1798-1872).

Salvatore Giuseppe Domenico Palazzotto,[4] già scalpellino, si dedicò all'architettura. Fu contemporaneo di Giovanni Battista Vaccarini, architetto e canonico, di Francesco Battaglia, di Antonino Amato.[5]

Artefice della ricostruzione di Catania dopo il terribile Terremoto del Val di Noto del 1693,[1] fu nominato architetto del Senato di Catania.[6]

Molte delle opere attribuite al Vaccarini, con la scoperta di nuove fonti documentali, sono da riferire a Giuseppe Palazzotto e ai componenti del suo nucleo familiare.

La famiglia Palazzotto[modifica | modifica wikitesto]

Tra i figli di Francesco Palazzotto, oltre a Giuseppe, vi furono altri architetti: Girolamo, Filippo e Antonino

Filippo Palazzotto fu autore di:

Antonino Palazzotto fu autore di:

Giuseppe Serafino, figlio di Angela e nipote di Giuseppe Palazzotto, nato a Catania il 25 marzo 1713.[3] fu autore di:

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Prospetto della chiesa di San Giuliano.
Prospetto del Palazzo degli Elefanti.
Prospetto della chiesa di San Michele Arcangelo dei Minoriti.
Prospetto del duomo di Sant'Antonio di Padova di Gravina di Catania.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Salvatore Maria Calogero, pp. 53.
  2. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 61.
  3. ^ a b Salvatore Maria Calogero, pp. 54.
  4. ^ Registri Canonici, Santa Maria dell'Aiuto, battesimi 1679 - 1714, f. 15, n. 2, Archivio Storico Diocesano di Catania.
  5. ^ a b c d e f Salvatore Maria Calogero, pp. 52.
  6. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 91.
  7. ^ a b c Salvatore Maria Calogero, pp. 64.
  8. ^ a b c Salvatore Maria Calogero, pp. 65.
  9. ^ a b c d Salvatore Maria Calogero, pp. 70.
  10. ^ Pagina 166, Giuseppe Beritelli La Via, Alessio Narbone, "Notizie storiche di Nicosia" [1], Palermo, 1852, Stamperia di Giovanni Pedone.
  11. ^ a b c d e f Agostino Gallo, "Notizie intorno agli architetti siciliani e agli esteri soggiornanti in Sicilia da' tempi più antichi fino al corrente anno 1838. Raccolte diligentemente da Agostino Gallo palermitano per formar parte della sua Storia delle Belle Arti in Sicilia", trascrizione a cura di A. MAZZÈ, Palermo 2000, p. 133.
  12. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 73.
  13. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 67 e 73.
  14. ^ a b Salvatore Maria Calogero, pp. 75.
  15. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 51, 52 e 74.
  16. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 74.
  17. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 85.
  18. ^ a b Salvatore Maria Calogero, pp. 82.
  19. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 93.
  20. ^ Salvatore Maria Calogero, pp. 94.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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