Giuseppe Lo Moro

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Giuseppe Lo Moro
NascitaGioia Tauro, 13 novembre 1910
MorteCherta, 15 aprile 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1936-1938
GradoSergente maggiore a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Giuseppe Lo Moro (Gioia Tauro, 13 novembre 1910Cherta, 15 aprile 1938) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Gioia Turo, provincia di Reggio Calabria, il 13 novembre 1910,[3] all'interno di una modesta famiglia operaia.[1] Dopo aver frequentato la prima classe della Scuola di avviamento al lavoro, iniziò a lavorare come montatore elettricista. Nel luglio 1928 si arruolò volontario nella Regia Aeronautica in qualità di aviere allievo pilota, ottenendo il brevetto di pilota militare nel settembre 1929 con il grado di sergente e venendo posto in congedo l'anno successivo per fine ferma.[1] Richiamato in servizio attivo nel marzo 1935 frequentò la Scuola caccia di Aviano, presso il 4º Stormo Caccia Terrestre.[1] Destinato all'aviazione dell'Eritrea dal gennaio 1936 partecipò alle operazioni durante la guerra d'Etiopia con la 1ª Squadriglia.[1] Promosso sergente maggiore nel dicembre 1936, trasferito in servizio continuativo per merito di guerra, rientrò in Italia nel febbraio 1937 assegnato al 53º Stormo Caccia Terrestre.[1] Alcuni mesi dopo fu assegnato all'Aviazione Legionaria e mandato a combattere nella guerra di Spagna.[1] Assegnato alla Squadriglia Autonoma Caccia-Mitragliamento[N 1] equipaggiata dapprima con i biplani IMAM Ro.37 Lince, e poi con i caccia Fiat C.R.32, cadde in combattimento il 15 aprile 1938, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota eccezionale,combattente magnifico,già distintosi nella guerra italo-etiopica, accorreva volontario in terra di Spagna anelante di combattere in difesa della civiltà fascista. Durante dieci mesi di campagna dava nuove e luminose prove di audacia, contribuendo con i reparti da caccia legionaria al vittorioso dominio del cielo. Ottenuto di far parte di una speciale squadriglia da mitragliamento ne diveniva in breve una delle più belle espressioni, portando al nemico per 223 volte offesa efficace e precisa, sempre incurante del fuoco avversario che colpiva il suo apparecchio, ma non sminuiva il suo ardire. Il 15 aprile 1938, mentre volontariamente partecipava ad un travolgente mitragliamento contro munitissime posizioni avversarie, insistendo nella sua audacissima azione, cadeva colpito dal fuoco nemico, chiudendo con il supremo sacrificio una vita tutta dedicata al dovere. Cielo di Spagna, giugno 1937 - aprile 1938.[4]»
— Regio Decreto 13 settembre 1938.[3]

Intitolazioni[modifica | modifica wikitesto]

Gioia Tauro, città d'origine del giovane partigiano, ha intitolato alla sua memoria una delle vie principali della città[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Costituita sul campo d'aviazione di Valenzuela, Saragozza, era al comando di Ferruccio Vosilla, e vi cui militavano piloti come Ido Zanetti, Mario Bellagambi, Duilio Nicchiarelli, e Gastone Picchini.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 302.
  • (EN) Alfredo Logoluso, Fiat CR.32 Aces of the Spanish Civil War, Oxford, Osprey Publishing, 2010, ISBN 978-1-84603-983-6.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]