Giuseppe Corrias (1892-1970)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Corrias
NascitaCagliari, 1º febbraio 1892
MorteRoma, 14 giugno 1970
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
ArmaRegia Marina
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
Anni di servizio1912 - 1955
GradoCapitano del CREMM
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneRiconquista della Tripolitania
Decorazionivedi qui
dati tratti da Uomini della Marina, 1861-1946[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Giuseppe Corrias (Cagliari, 1º febbraio 1892Roma, 14 giugno 1970) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare a vivente nel corso della prima guerra mondiale. Decorato anche con due Medaglie di bronzo al valor militare e con la Croix de guerre 1914-1918 francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Cagliari il 1 febbraio 1892,[1] figlio di Raffaele e di Adelaide Ibba. Marinaio della marina mercantile italiana, nel dicembre 1912 fu arruolato nella Regia Marina per compiere gli obblighi del servizio militare di leva.[2] Allievo fuochista, nel maggio 1913 ottenne tale qualifica e fu destinato a prestare servizio sulla nave Garigliano. All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, si trovava imbarcato sulla torpediniera 18 O.S., e prese parte a numerose missione belliche.[3] Il 15, 16 e 17 dicembre 1917 prese parte a una missione notturna di trasporto e recupero a bordo di un barchino, di un ufficiale in territorio nemico nell'Alto Adriatico.[2] Per il recupero ci furono delle difficoltà, da lui risolte brillantemente, riuscendo a sfuggire alla sorveglianza nemica.[2] Per questo fatto fu decorato di Medaglia di bronzo al valor militare.[2] Offertosi volontario per una speciale operazione di forzamento della base navale di Pola, condotta dal comandante Marco Pellegrini e che doveva portare al siluramento di alcune unità nemiche, venne imbarcato sul MAS Grillo. Il 13 maggio 1918 il motoscafo, con a bordo lui che manovrava il timone, Pellegrini, il silurista Antonio Milani, e Francesco Angelino, venne scoperto mentre forzava il primo sbarramento e attaccato da un mezzo di sorveglianza mentre stava oltrepassando il quarto sbarramento.[2] Vistosi preclusa ogni possibilità di attacco, decise di autoaffondare il mezzo e si lanciò in mare insieme al resto dell'equipaggio, venendo catturato e fatto prigioniero.[2] Fu liberato il 19 novembre dello stesso anno, venendo promosso sottocapo meccanico per merito di guerra e decorato di Medaglia d'oro al valor militare a vivente “motu proprio” del Re Vittorio Emanuele III.[1]

Congedato nel maggio 1919, nel settembre 1923 si arruolò nella 167ª Legione "Cacciatori Guide di Sardegna" operante in Libia.[2] Volontariamente si trasferì nel marzo 1926 in forza alla 1ª Coorte della 2ª Legione libica con il grado di caposquadra, venendo decorato di una seconda Medaglia di bronzo al valor militare a Sciafa nel maggio dello stesso anno.[2] Promosso 2° capo meccanico e poi sottotenente del CEMM nella riserva nell'agosto successivo. All'inizio della seconda guerra mondiale fu richiamato temporaneamente in servizio attivo, operando a Tobruk e prendendo parte ad alcune missioni in Cirenaica. Congedato nel maggio 1942,[2] venne promosso tenente della riserva, e nel gennaio 1955 posto in congedo assoluto con il grado di capitano del CREMM.[1] Si spense a Roma il 14 giugno 1970.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Corrias con le decorazioni

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Con sublime spirito di sacrificio e sommo disprezzo di ogni pericolo, si offriva volontario per formare l’equipaggio di un motoscafo destinato a forzare il porto di Pola. Con ammirevole freddezza coadiuvava il suo comandante nel forzamento della base nemica, fulgido esempio di virtù militari e di devozione al dovere. Pola, notte sul 14 maggio 1918
— Regio Decreto 18 gennaio 1919[4]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Offertosi spontaneamente per una difficile missione di guerra trasportava con un battellino in terra nemica un nostro ufficiale, eludendo la vigilanza avversaria e in una notte successiva, con abilità e sereno coraggio, riusciva da solo a rintracciare la stessa località ed a riprendere il suo superiore riportandolo sulle nostre siluranti. Alto Adriatico, 15, 16 e 17 dicembre 1917
— Decreto Luogotenenziale 18 maggio 1919
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In tre successivi scontri, affrontava sempre con grande calma i compiti più rischiosi che gli venivano affidati, infondendo nei propri dipendenti, col suo ammirevole contegno, coraggio e sprezzo del pericolo. Sciaafa, 24-28 maggio 1926

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Croix de guerre 1914-1918 con palma (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina, 1861-1946, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2015, ISBN 978-8-89848-595-6.
  • Gaetano Carolei, Guido Greganti e Giuseppe Modica, Le medaglie d'oro al valor militare 1918, Roma, Tipografia regionale, 1968.
  • Alberto Cavaciocchi e Andrea Ungari, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]