Giulia Molino-Colombini
Giulia Molino-Colombini (Torino, 22 maggio 1812 – 3 agosto 1879) è stata una scrittrice, poetessa e pedagoga italiana.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Borghese di buona famiglia, sposò Gian Lorenzo Colombini, un medico condotto di Miradolo (una frazione del comune San Secondo di Pinerolo), di cui, con il figlio Camillo appena nato, rimase vedova a 22 anni. Iniziò a scrivere e allo stesso tempo a interessarsi di pedagogia e politica. Aderì agli ideali risorgimentali che la spinsero a scrivere i Canti alle città italiane e nel 1848 diventò una fervente sostenitrice di Vincenzo Gioberti[1].
In un periodo in cui il tasso di analfabetismo tra la popolazione nel Regno d’Italia superava il 70%[1], in maggioranza donne di tutte le classi sociali, Giulia Molino-Colombini si occupò principalmente dell'educazione delle donne, in quanto sostenitrice della necessità della donna di avere una cultura solida[2], che contenesse anche una filosofia del senso comune come base della virtù e della religione[3]. La sua casa a Miradolo diventò una sorta di cenacolo letterario, frequentato oltre che dallo stesso Gioberti, anche da Niccolò Tommaseo, Silvio Pellico e Terenzio Mamiani, l'ultimo ministro della Pubblica Istruzione del Regno di Sardegna nel governo presieduto da Cavour[1].
È sepolta nel famedio del cimitero monumentale di Torino, nelle vicinanze delle tombe degli amici Pellico e Gioberti[1].
A lei è stato intitolato l'istituto magistrale Giulia Molino Colombini di Piacenza, situato al numero 51 di via Beverora[4].
Opere (selezione)[modifica | modifica wikitesto]
- Sull'educazione della donna (1869)
- Lettere di una giovane madre che vuol educare da sé la sua bambina (1873)
- Canti alle città italiane
- Pensieri e lettere sulla educazione della donna in Italia
- Logica ad uso delle giovanette
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Giulia Molino Colombini: una donna del Risorgimento (PDF), su Provincia di Torino. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
- ^ Molino-Colombini, Giulia, su Enciclopedia Treccani online.
- ^ Giovanni Calò, Molino Colombini, Giulia, su Enciclopedia italiana Treccani.
- ^ Licei Giulia Molino Colombini, su Ministero dell'istruzione.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene una pagina dedicata a Giulia Molino-Colombini
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Molino-Colombini, Giulia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanni Calò, MOLINO COLOMBINI, Giulia, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Francesca Brancaleoni, MOLINO, Giulia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 75, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- Giulia Molino-Colombini, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- Opere di Giulia Molino-Colombini, su MLOL, Horizons Unlimited.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 207329829 · ISNI (EN) 0000 0001 3998 9723 · SBN LO1V137087 · BAV 495/218984 · CERL cnp01955502 · LCCN (EN) no2013110217 · GND (DE) 1050477324 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2013110217 |
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