Giovanni Corbeddu Salis
Giovanni Corbeddu Salis (Oliena, 1844 – Riu Monte (Orgosolo), 3 Settembre 1898) è stato un criminale sardo.
Soprannominato il Re della macchia per il terrore che incuteva e per l'autorità riconosciutagli dagli altri malviventi, fu un bandito che imperversò nella Barbagia, nel centro della Sardegna.
Biografia
Si diede alla latitanza nel 1880 dopo essere stato accusato (forse ingiustamente)[1] del furto di un capo di bestiame. Dopo una lunga serie di reati (tra gli altri l'assalto alla diligenza Nuoro-Macomer), si rifugiò in una grotta naturale nel carsismo del Supramonte di Oliena (grotta oggi per lui chiamata Grotta Corbeddu e visitabile). Il suo angusto ingresso era celato da una stalagmite rimovibile: il bandito la toglieva per passare e dopo essersi per metà infilato in un cunicolo quasi verticale lungo un paio di metri e largo meno di mezzo, la rimetteva al suo posto curando di farne combaciare le fratture. Chi lo avesse inseguito fin nella grotta non si sarebbe accorto e non avrebbe pensato ad un'operazione del genere. Nella grotta in seguito sono stati rinvenuti reperti che testimoniano presenza umana in Sardegna nel Paleolitico superiore[2].
In quel luogo, abbandonata ogni attività criminale, iniziò a svolgere il ruolo di pacificatore e arbitro nelle controversie: gli veniva attribuita una grande saggezza.
Nel 1894 collaborò con le autorità come mediatore per il rilascio di due commercianti di legname francesi, Louis Paty e Regis Proll, che erano stati sequestrati nel territorio tra Seulo e Aritzo. Rifiutò le ventimila lire che gli erano state promesse come ricompensa per il suo contributo [3]. In compenso però gli vennero dati dieci giorni di permesso e poté quindi rientrare ad Oliena e girare per il paese indisturbato.[4].
Nel 1898 fu accerchiato dai carabinieri sui monti di Orgosolo insieme ad un altro latitante, Antonio Congiu, ed a un pastorello di quindici anni. Mentre tentava di sfuggire all'accerchiamento venne colpito e ucciso dal tiratore scelto Aventino Moretti con una fucilata alla schiena. Insieme a lui venne ucciso il pastorello quindicenne mentre Congiu riuscì a scappare. [5].
La latitanza di Corbeddu era durata ben diciotto anni.
Bibliografia
- Giulio Bechi, Caccia Grossa, 1900.
- Angelo De Murtas, La Nuova Sardegna 100 Anni della Nostra Storia, 1991.
Filmografia
- Louis Van Gasteren, Corbeddu, 1975