Giovanni Chiasserini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Chiasserini
NascitaRoma, 23 aprile 1909
MorteBorjas Blanca, 4 gennaio 1939
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàBombardamento
Anni di servizio1934 - 1939
GradoTenente a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra civile spagnola
CampagneArbegnuoc
BattaglieBattaglia di Catalogna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Giovanni Chiasserini (Roma, 23 aprile 1909Borjas Blanca, 4 gennaio 1939) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Roma il 23 aprile 1909.[3] Diplomatosi in agraria presso l'Istituto agrario "Vegni" alle Capezzine (Arezzo), si iscrisse alla facoltà di scienze economiche presso l'università di Arezzo.[1] Conseguì il brevetto di pilota civile presso la RUNA di Roma nel 1934 e quello di pilota militare dopo aver frequentato un corso presso l'aeroporto della Malpensa nel febbraio 1935.[1] Nominato nel settembre 1935 sottotenente di complemento, ruolo naviganti, della Regia Aeronautica a partire dal 25 novembre successivo prestò servizio di prima nomina presso la Scuola bombardamento aereo.[1] Ottenuto il relativo brevetto volando su velivolo Caproni Ca.111 fu assegnato al 5º Stormo d'assalto.[1] Dal maggio 1936 al marzo 1937 fu in servizio in Africa Orientale Italiana, partecipando alle operazioni militari in Etiopia.[1] Collocato in congedo, lavorò come pilota civile sulle linee aeree per l'Africa.[1] Richiamato in servizio al 5º Stormo d'assalto nell’aprile 1938 fu assegnato all'Aviazione Legionaria e inviato a combattere nella guerra di Spagna nel luglio successivo.[1] Qualche mese dopo fu promosso tenente.[1] Cadde in combattimento il 4 gennaio 1939, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Nel 1940 gli fu conferita la laurea ad honorem alla memoria.[1] Una via di Roma porta il suo nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, già valoroso combattente nella campagna per la conquista dell’impero, capo equipaggio di apparecchio da bombardamento veloce, partecipava a numerosissime, difficili azioni belliche e dimostrava in ogni contingenza e nel corso di aspri combattimenti con la caccia avversaria magnifiche doti di soldato. Durante un bombardamento di importante obiettivo intensamente difeso da bene aggiustato tiro di artiglieria contraerea, si indugiava sull’obiettivo stesso per eseguire con la maggiore precisione il lancio delle sue bombe. Colpito in pieno da un proiettile, immolava al suo posto di comando l’eroica esistenza nel nome della Patria Fascista. Cielo di Spagna, 6 agosto 1938-4 gennaio 1939.[4]»
— Regio Decreto del 25 marzo 1939.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 354.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]