Giovanni Battista Bassano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giovanni Battista Bassano, pseudonimo di Giovanni Battista Dal Ponte (Bassano del Grappa, 4 marzo 1553Bassano del Grappa, 9 marzo 1613), è stato un pittore italiano, del periodo rinascimentale, attivo prevalentemente a Venezia[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Trasporto di Cristo al Sepolcro e svenimento di Maria

Giovanni Battista Bassano nacque a Bassano del Grappa il 4 marzo 1553, terzogenito di Elisabetta Merzari e del pittore veneto Jacopo Bassano, l'artista più rappresentativo della famiglia ma anche l'iniziatore di una pittura di genere che successivamente ebbe grande diffusione nel Veneto,[3] e che in alcune sue opere riprese lo stile luministico del Tintoretto.[1][4][2]

Come tutti i suoi quattro fratelli maschi Giovanni Battista Bassano si dedicò alla pittura e si mise in evidenza soprattutto nelle pale realizzate nel 1593 in collaborazione con Luca Martinelli per la chiesa parrocchiale di Rosà (Bassano del Grappa).[4]

Inoltre di notevole rilevanza si dimostrarono la tela raffigurante i Santi Sebastiano, Leandro, Antonio Abate, Rocco e Giovanni Evangelista, firmata e datata 1598, anche se un incendio danneggiò l'opera, che è attualmente conservata al Museo civico di Bassano del Grappa, oltre che la Vergine col Bambino e i Santi Battista e Bartolomeo, firmata e datata 1612, della parrocchiale di San Bortolo di Crosara, dove emersero soprattutto tendenze stilistiche manieristiche.[4]

Grande fama e notorietà ebbe Bassano presso i suoi contemporanei anche per l'attività di copista delle opere del padre.[4][3][1][2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Pale per la chiesa parrocchiale di Rosà (1593);
  • Tela con Santi Sebastiano, Leandro, Antonio Abate, Rocco e Giovanni Evangelista (1598);
  • Vergine col Bambino e i Santi Battista e Bartolomeo, per la parrocchiale di San Bortolo di Crosara (1612).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Giovanni Battista da Ponte, su europeana.eu. URL consultato il 22 maggio 2019.
  2. ^ a b c (EN) dicembre, su giorgiantiques.com. URL consultato il 22 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2019).
  3. ^ a b Bassano, su sapere.it. URL consultato il 22 maggio 2019.
  4. ^ a b c d Giovanni Battista Bassano, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. \04.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Michael Bryan, Walter Armstrong e Robert Edmund Graves, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical, Londra, 1889.
  • Capolavori che ritornano, una dinastia di pittori: Jacopo Bassano, i figli e la bottega, Vicenza, Banca Popolare di Vicenza, 2013.
  • (FR) Jean-Pierre Habert e Catherine Loisel-Legrand, Bassano et ses fils dans les musées français, Réunion des musées nationaux, 1998.
  • (FR) Peter Humfrey, La peinture de la Renaissance à Venise, Adam Biro, 1996.
  • (FR) Michel Laclotte, Le siècle de Titien. L'âge d'or de la peinture à Venise, Réunion des Musées Nationaux, 1993.
  • (DE) Emil Maurer, Manierismus. Figura serpentinata und andere Figurenideale, Zurigo, NZZ libro, 2001.
  • (ES) A. E. Pérez Sánchez, La pintura del Cinquecento. El Manierismo en Italia, in Historia del Arte, Madrid, Anaya, 1986.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN80711170 · CERL cnp01153531 · Europeana agent/base/101875 · ULAN (EN500025217 · GND (DE136351751 · WorldCat Identities (ENviaf-80711170