Gigantspinosaurus sichuanensis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Gigantspinosaurus)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Gigantspinosaurus
Ricostruzione scheletrica di Gigantspinosaurus, al Museo dei Dinosauri di Zigong
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Sauropsida
Superordine Dinosauria
Ordine †Ornithischia
Sottordine †Stegosauria
Genere Gigantspinosaurus
Ouyang, 1992
Nomenclatura binomiale
†Gigantspinosaurus sichuanensis
Ouyang, 1992

Gigantspinosaurus (il cui nome significa "lucertola dalle spine giganti") è un genere estinto di dinosauro ornitischio stegosauro vissuto nel Giurassico superiore, circa 163.5–157.3 milioni di anni fa (Oxfordiano), in quella che oggi è la Formazione Shaximiao superiore, Cina. Il genere contiene una singola specie, la specie tipo G. sichuanensis, caratterizzata dall'enorme sviluppo di due spine sulle scapole.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Spina scapolare (sopra) e mandibola (sotto) di G. sichuanensis

Il primo esemplare fossile di Gigantspinosaurus venne ritrovato nel 1985 da Ouyang Hui a Pengtang vicino a Jinquan e venne segnalato nel 1986 da Gao Ruiqi e colleghi, scambiandolo per un esemplare di Tuojiangosaurus.[1] La specie tipo, Gigantspinosaurus sichuanensis, venne descritta e nominata da Ouyang, nel 1992, in un abstract di una conferenza.[2] Il nome generico deriva dal latino gigas o giganteus che significa letteralmente "enorme", e spina ossia "spina", in riferimento alle gigantesche spine scapolari visibili sull'esemplare. Il nome specifico, sichuanensis fa riferimnto alla Provincia di Sichuan, luogo in cui è stato ritrovato l'esemplare fossile.

Tuttavia, in occidente, il nome era generalmente considerato un nomen nudum[3], finché nel 2006 si scoprì che l'abstract conteneva una descrizione sufficiente.[4] Nonostante il suo status nomenclaturale incerto, immagini e foto dell'esemplare tipo di Gigantspinosaurus erano apparse in diverse fonti. La consapevolezza pubblica di questo animale aumentò all'inizio del 2006 quando Tracy Ford,[5] considerandolo un taxon validamente stabilito, ha pubblicato un breve articolo sulla sua ricostruzione. Ford suggerì che le ricostruzioni precedenti di Gigantspinosaurus rappresentassero le spine scapolari capovolte, e la sua nuova ricostruzione mostra che la colonna vertebrale si estende leggermente verso l'alto, terminando più in alto della parte superiore della schiena dell'animale. Susannah Maidment e Wei Guangbiao, nel 2006, conclusero che G. sichuanensis era un taxon valido nella loro revisione degli stegosauri cinesi del Giurassico superiore, ma non lo descrissero perché a quel tempo era sotto studio da parte dello staff dello Zigong Dinosaur Museum.[4] In effetti, una ridescrizione cinese di Peng Guangzhao e colleghi nel 2005 sarebbe anteriore alla pubblicazione di Maidment.[6]

L'olotipo, ZDM 0019, è stato trovato negli strati della Formazione Shaximiao superiore di Zigong (Provincia di Sichuan), che risalgono all'Oxfordiano. L'esemplare tipo consiste in uno scheletro parziale di un individuo probabilmente subadulto, privo del cranio (sebbene sia presente la mandibola), delle zampe posteriori e dell'estremità della coda. Oltre agli elementi scheletrici sono state rinvenute anche placche, spine e scudi. Sulla spalla sinistra si è conservata un'impronta lasciata dalla pelle dell'animale. L'esemplare fa parte della collezione del Museo dei dinosauri di Zigong ed è esposto come scheletro restaurato e montato dal 1996. Nel 2005, Peng et al. hanno segnalato un secondo esemplare, ZDM 0156, composto da un bacino ritrovato a Chenjia, vicino a Fuquan.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Scheletro esposto nel museo di Zigong

Gigantspinosaurus venne descritto da Peng e colleghi come uno "stegosauro di medie dimensioni", e Gregory S. Paul, nel 2010, stimo le sue dimensioni fornendo una lunghezza di circa 4,2 metri per un peso di 700 chilogrammi.[7] L'aspetto distintivo di Gigantspinosaurus era dato dalle peculiari spine scapolari, dalla base particolarmente allargata per poi culminare in una lunga spina relativamente sottile, le spinae parascapolares, lunghe il doppio delle scapole su cui poggiavano tramite le grandi basi piatte. In relazione, le placche dorsali, tipiche degli stegosauri, era piuttosto piccole, con le pacche presenti sul collo descritte come "piccole e triangolari". La testa doveva essere relativamente grande con trenta denti su ciascun ramo mandibolare. I fianchi erano molto larghi e le basse spine neurali delle quattro vertebre sacrali e della prima vertebra caudale erano fuse in un'unica placca. Gli arti conservati erano piuttosto robusti.

Le impronte di pelle ritrovate sulla spalla dell'esemplare olotipo furono descritte da Xing Lida e colleghi solo nel 2008. Le impronte coprono una superficie di 414 centimetri quadrati e mostrano un mosaico di rosette, con squame pentagonale o esagonale centrali più grandi circondate da tredici-quattordici scaglie quadrate, pentagonali o esagonali più piccole con un diametro di 5,7 a 9,2 millimetri, consistente con il tipo di tegumento rinvenuto in altri stegosauri, così come in altri ornitischi.[8]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

In uno studio di Maidment, quest'ultimo ha indicato Gigantspinosaurus come il membro più basale conosciuto di Stegosauria.[9] Tuttavia, in una ridescrizione del 2018 di Hao et al., quest'ultimi hanno chiarito alcuni aspetti dell'anatomia dell'animale e hanno scoperto che si trattava di uno stegosauro basale intermedio, che condivideva tratti basali con gli huayangosauridi così come tratti un po' più derivati con altri stegosauri. Tuttavia, questa analisi ha rilevato che non si trattava dello stegosauro più basale, poiché gli huayangosauridi Chungkingosaurus e Huayangosaurus sono considerati più basali.[10]

Diagramma scheletrico con elementi noti in bianco ed elementi sconosciuti in grigio

Nel 2017, Raven & Maidment hanno pubblicato una nuova analisi filogenetica, che include quasi tutti i generi di stegosauri noti:[11]

Thyreophora

Lesothosaurus diagnosticus

Laquintasaura venezuelae

Scutellosaurus lawleri

Emausaurus ernsti

Scelidosaurus harrisonii

Alcovasaurus longispinus

Eurypoda
Ankylosauria

Sauropelta edwardsi

Gastonia burgei

Euoplocephalus tutus

Stegosauria

Huayangosaurus taibaii

Chungkingosaurus jiangbeiensis

Tuojiangosaurus multispinus

Paranthodon africanus

Jiangjunosaurus junggarensis

Gigantspinosaurus sichuanensis

Kentrosaurus aethiopicus

Dacentrurus armatus

Loricatosaurus priscus

Hesperosaurus mjosi

Miragaia longicollum

Stegosaurus stenops

Wuerhosaurus homheni

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gao, R., Zhu, S. & Huang, D. 1986. [Chinese] [The discovery of some stegosaurian shoulder spines in Zigong Municipality]. Vertebrata PalAsiatica 24: 78-79
  2. ^ (ZH) H. Ouyang, Discovery of Gigantspinosaurus sichanensis and its scapular spine orientation, in Abstracts and Summaries for Youth Academic Symposium on New Discoveries and Ideas in Stratigraphic Paleontology, 1992, pp. 47–49.
  3. ^ George Olshevsky, Dinosaur Genera List corrections #19, su dml.cmnh.org, 7 novembre 1995. URL consultato il 2 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2020).
  4. ^ a b Susannah C.R. Maidment e Wei, Guangbaio., A review of the Late Jurassic stegosaurs (Dinosauria, Stegosauria) from the People's Republic of China, in Geological Magazine, vol. 143, n. 5, 2006, pp. 621–634.
  5. ^ Tracy L. Ford, Stegosaurs: Plates, splates, and spikes, part 1, in Prehistoric Times, vol. 76, 2006, pp. 20–21.
  6. ^ Peng, G., Ye, Y., Gao, Y., Shu, C.-K., & Jiang, S., 2005, Jurassic Dinosaur Faunas in Zigong, Zigong, Sichuan Scientific and Technological Publishing House, 236 pp
  7. ^ Paul, G.S., 2010, The Princeton Field Guide to Dinosaurs, Princeton University Press p. 222
  8. ^ Xing, L.D., Peng, G.Z. & Shu, C.K. 2008. "Stegosaurian skin impressions from the Upper Jurassic Shangshaximiao Formation, Zigong, Sichuan, China: a new observation". Geological Bulletin of China 27: 1049-1053
  9. ^ Susannah C.R. Maidment, Systematics and phylogeny of the Stegosauria (Dinosauria, Ornithischia), in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 26, Supplement to Number 3, 2006, pp. 94A.
  10. ^ B. Hao, Q. Zhang, G. Peng, Y. Ye e H. You, Redescription of Gigantspinosaurus sichuanensis (Dinosauria, Stegosauria) from the Late Jurassic of Sichuan, Southwestern China, in Acta Geologica Sinica, vol. 92, n. 2, 2018, pp. 431–441.
  11. ^ T.j. Raven e S.C.R. Maidment, A new phylogeny of Stegosauria (Dinosauria, Ornithischia) (PDF), in Palaeontology, vol. 2017, n. 3, 2017, pp. 401–408, DOI:10.1111/pala.12291.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ouyang, H. (1992). "Discovery of Gigantspinosaurus sichanensis and its scapular spine orientation" (in Chinese). Abstracts and Summaries for Youth Academic Symposium on New Discoveries and Ideas in Stratigraphic Paleontology null: 47–49. 
  • Maidment, Susannah C.R. (2006). "Systematics and phylogeny of the Stegosauria (Dinosauria, Ornithischia)". Journal of Vertebrate Paleontology 26 (Supplement to Number 3): 94°
  • Maidment, Susannah C.R.; and Wei, Guangbaio. (2006). "A review of the Late Jurassic stegosaurs (Dinosauria, Stegosauria) from the People's Republic of China". Geological Magazine 143: 621–634. doi:10.1017/S0016756806002500
  • Ford, Tracy L. (2006). "Stegosaurs: Plates, splates, and spikes, part 1". Prehistoric Times 76: 20–21. 

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]