Francesco Positano

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Francesco Positano
NascitaNoci, 1889
MorteSelaclacà, 29 febbraio 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
Anni di servizio1911-1936
GradoTenente colonnello in s.p.e.
GuerreGuerra italo-turca
Prima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Comandante diI Battaglione dell'84º Reggimento fanteria
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Francesco Positano (Noci, 1889Selaclacà, 29 febbraio 1936) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Noci, provincia di Bari, nel 1889, figlio di Angelo.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito, nel marzo 1911 fu nominato sottotenente di complemento ed assegnato al 9º Reggimento fanteria della Brigata Regina. Nel mese di aprile dell'anno successivo partiva volontario per la Libia in forza all'89 Reggimento fanteria.[1] Rimase sei anni in colonia dove si distinse per le sue qualità militari, ottenendo la nomina a sottotenente in servizio permanente effettivo ed un encomio per la sua opera svolta nel servizio trasporti nella zona di Homs.[1] Rientrato in Patria alla fine del 1917 con il grado di capitano, partecipò alla prima guerra mondiale con il 41º Reggimento fanteria combattendo sul fronte italiano.[1] Decorato di medaglia d'argento e croce di guerra al valor militare, dopo la smobilitazione conseguente al termine delle ostilità venne assegnato al Ministero della guerra dove ricevette un altro encomio dallo Stato Maggiore Centrale.[1] Dall'ottobre 1924 operò come istruttore presso il Collegio Militare di Roma.[1] Promosso maggiore nel 1926 fu trasferito al 70º Reggimento fanteria e nell'aprile 1934 passò in servizio al 20º Reggimento fanteria con il grado di tenente colonnello.[1] Nel febbraio 1935 fu assegnato, a domanda, alla 19ª Divisione fanteria "Gavinana" mobilitata per le esigenze legate allo scoppio delle ostilità con l'Impero d'Etiopia, dove assumeva il comando del I Battaglione dell'84º Reggimento fanteria col quale il 6 ottobre, passato il Mareb, entrava per primo in Adua come avanguardia della Divisione.[1] Cadde in combattimento a Selaclacà il 29 febbraio 1936 e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare.[2] Una scuola di Noci porta il suo nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Già distintosi quale comandante del battaglione di avanguardia della Divisione " Gavinana" che primo entrò in Adua riconquistata alla Patria, fu, per lunghi mesi, amorevole guida ai suoi dipendenti in ogni impresa che richiedesse fede e dedizione assoluta. In combattimento volle essere il primo all'attacco del nemico. Fulgido esempio di alta virtù, non esitò in un momento decisivo dell'azione a sacrificare la sua nobile vita pur di assicurare ai suoi fanti la vittoria. Selaclacà, 29 febbraio 1936.[3]»
— Regio Decreto 15 dicembre 1936.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Fu per dieci giorni instancabile comandante interinale di battaglione in linea avanzata, uscendo arditamente più volte, anche di giorno, fuori dai nostri reticolati per conoscere le difese nemiche; fu l'occhio del comando del reggimento in linea avanzata durante l'intenso bombardamento e durante l'attacco delle fanterie nemiche nella giornata del 15 giugno; nel successivo giorno 16, offertosi volontariamente per comandare una colonna di attacco nella controffensiva, si spingeva con esemplare ardimento, in testa ai reparti, verso una posizione intensamente battuta dalle mitragliatrici avversarie, riuscendo a riconquistarla ed ad affermarvisi. Monte Grappa, 15-16 giugno 1918
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In giornata di aspro combattimento, quale aiutante in prima di reggimento, sia portando ordini, che recando informazioni, sostando allo scoperto e percorrendo zone assai battute teneva contegno da valoroso, coadiuvando nel modo più efficace il comandante. Monte Pertica (Grappa), 24 giugno 1918
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della Divisione Gavinana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 159.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Positano, Francesco, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 159.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]