Figlie dello Spirito Santo (Rennes)

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Le Figlie dello Spirito Santo (in francese Filles du Saint-Esprit) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione, dette Suore Bianche di Bretagna, pospongono al loro nome la sigla F.S.E.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione venne fondata l'8 dicembre 1706 a Légué de Plérin, in Bretagna, dal parroco Jean Leuduger (1649-1722) con l'aiuto di Renée Burel (1682-1720), sua cugina, e di Marie Balavenne (1666-1743), che fu la prima superiora della comunità.[2]

L'istituto, detto originalmente delle Figlie della Carità di Plérin, venne canonicamente eretto dal vescovo di Saint-Brieuc, Louis-François de Vivet de Montclus, il 27 aprile 1733. Le suore della congregazione vennero disperse nel corso della Rivoluzione francese, ma si riorganizzarono agli inizi del XIX secolo e ottennero il riconoscimento civile da Napoleone Bonaparte il 3 novembre 1810. A causa delle leggi anticongregazioniste del 1901 le religiose furono costrette a lasciare la Francia e fondarono comunità in Belgio, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Stati Uniti d'America.[2]

Le Figlie dello Spirito Santo hanno ricevuto il pontificio decreto di lode il 12 luglio 1960.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Figlie dello Spirito Santo si dedicano all'istruzione ed educazione cristiana della gioventù e all'assistenza ai poveri e agli ammalati.[3]

Sono presenti in Africa (Burkina Faso, Camerun, Nigeria), in America (Cile, Perù, Stati Uniti d'America) e in Europa (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Romania):[4] la sede generalizia è a Rennes.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 1.372 religiose in 194 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1727.
  2. ^ a b c DIP, vol. IV (1977), coll. 15-16, voce a cura di G. Rocca.
  3. ^ Par des projets, su fillesstesprit.org. URL consultato il 15-7-2009 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2009).
  4. ^ Présente en treize pays, su fillesstesprit.org. URL consultato il 15-7-2009 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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