Erythrostemon gilliesii

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Erythrostemon gilliesii
Erythrostemon gilliesii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Fabidi
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Caesalpinioideae
Tribù Caesalpinieae
Genere Erythrostemon
Specie E. gilliesii
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Genere Erythrostemon
Specie E. gilliesii
Nomenclatura binomiale
Erythrostemon gilliesii
(Hook.) Klotzsch
Sinonimi

Caesalpinia gilliesii (Hook.) D.Dietr.
Poinciana gilliesii Hook.

Erythrostemon gilliesii (Hook.) Klotzsch è un arbusto o piccolo albero della famiglia delle Fabacee[1]. In Italia è conosciuto perlopiù come poinciana, dal nome del genere al quale era assegnato in precedenza, oppure uccello del paradiso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La pianta cresce fino a 1-4 m di altezza, a seconda della quantità di precipitazioni. In coltivazione raramente supera i 3 m e fiorisce solo quando è alta meno di 1 m[2].

Le foglie sono bipennate, felciformi[2], lunghe 10-15 cm; portano 3-10 paia di foglie secondarie, ciascuna con 6-10 paia di foglioline lunghe 5-6 mm e larghe 2-4 mm.

I fiori sbocciano in estate[2]; sono disposti in racemi lunghi fino a 20 cm, ogni fiore ha cinque petali giallo pallido[2] con 10 lunghi ed evidentissimi stami color cremisi. I frutti, a legume, sono densamente ricoperti da un fitto e corto tomento rossastro.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È spontaneo nelle regioni temperato-calde dell'Argentina e dell'Uruguay[2]. Nei climi d'origine è generalmente sempreverde; altrove è parzialmente spogliante[2]. Non sopporta gelate inferiori a −7 °C.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Erythrostemon gilliesii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 26 maggio 2023.
  2. ^ a b c d e f Maria Teresa Della Beffa (a cura di), Botanica, Savigliano, Gribaudo-Könemann, 2006 [2003].

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