Ernest Beckett, II barone Grimthorpe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ernest Beckett, II barone Grimthorpe
Caricatura del barone Grimthorpe, di Spy (Leslie Ward), Vanity Fair, gennaio 1904
Barone Grimthorpe
In carica1905 –
1917
PredecessoreEdmund Beckett, I barone Grimthorpe
SuccessoreRalph Beckett, III barone Grimthorpe
Nome completoErnest William Beckett
Nascita25 novembre 1856
Morte9 maggio 1917
SepolturaVilla Cimbrone
PadreWilliam Beckett
MadreHelen Duncombe

Ernest William Beckett, II barone Grimthorpe (25 novembre 18569 maggio 1917) è stato un politico e banchiere inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Beckett era il primogenito di William Beckett, figlio minore di Sir Edmund Beckett, IV baronetto, e di sua moglie, Helen Duncombe, figlia di William Duncombe, II barone Feversham. Beckett era il nipote di Edmund Beckett, I barone Grimthorpe e pronipote di Sir John Beckett, II baronetto.

Beckett studiò all'Eton College e al Trinity College di Cambridge, anche se non è riuscito a completare il suo primo anno di studi per viaggiare all'estero. In seguito divenne socio della Beckett & Co, di Leeds, di proprietà di suo padre.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Fu un maggiore nella Yorkshire Hussars Yeomanry Cavalry,[1], fu commissionato come Assistente Aiutante generale nella Yeomanry Imperiale il 28 febbraio 1900[2][3], durante la Seconda guerra boera, e tornò negli Yorkshire Hussar quando si dimesse dal servizio attivo nel luglio 1902[4].

Nel 1885, Beckett fu eletto deputato al Parlamento per Whitby, un seggio che mantenne fino al 1905, anche se viene raramente menzionato a Hansard. Nel 1886, ha ripreso il nome Beckett al posto di Denison. Nel 1905 succedette a suo zio Lord Grimthorpe come secondo barone. Tuttavia, ha sperperato gran parte delle sue ricchezze ereditarie e nel 1905 è stato licenziato come socio senior nella banca di famiglia dai suoi due fratelli a causa dei suoi gusti costosi e dei suoi debiti personali. Una volta aveva incaricato un busto in bronzo della sua allora fidanzata Eve Fairfax del famoso scultore Auguste Rodin, che in seguito non poté pagare[5].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 4 ottobre 1883, Lucy Lee (?-9 maggio 1891), figlia di William Tracy Lee. Ebbero tre figli:

  • Lucy Katherine Beckett (10 luglio 1884-?), sposò in prime nozze il conte Otto Czernin von und zu Chudenitz, ebbero una figlia, e in seconde nozze Oliver Harry Frost, non ebbero figli;
  • Helen Muriel Beckett (23 agosto 1886-16 giugno 1916);
  • Ralph Beckett, III barone Grimthorpe (3 maggio 1891-22 febbraio 1963).

Si dice che Beckett fosse il padre di Violet Trefusis (1894-1972), la cui madre, Alice Keppel, era un'amante del re Edoardo VII.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1904, Beckett comprò un casale in rovina fuori Ravello, sulla Costiera amalfitana. Lo trasformò in un palazzo fortificato con torri, bastioni e un misto di dettagli arabi, veneziani e gotici, e lo chiamò Villa Cimbrone[6]. Tra la casa e il bordo della scogliera costruì un giardino, sopra il Golfo di Salerno. Oggi la casa è un hotel di lusso e il giardino è aperto al pubblico.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Lord Grimthorpe morì il 9 maggio 1917. Anche il fratello minore di Lord Grimthorpe, Gervase Beckett, era membro conservatore del Parlamento e nel 1921 creò un baronetto. Le sue ceneri sono sepolte nei giardini della sua amata Villa Cimbrone[7].

A Leeds, Beckett Park prende il nome da Lord Grimthorpe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Debrett's House of Commons, su archive.org, 1886, under Denison. URL consultato il 23 agosto 2016.
  2. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27169, 27 February 1900.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27173, 13 March 1900.
  4. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27454, 15 July 1902.
  5. ^ Kathryn Hughes, A Book of Secrets: Illegitimate Daughters, Absent Fathers by Michael Holroyd – review, in The Guardian, 12 novembre 2010. URL consultato il 23 agosto 2016.
  6. ^ Villa Cimbrone: history, su villacimbrone.com. URL consultato il 29 novembre 2007 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2008).
  7. ^ The Gardens of Villa Cimbrone, su minorsights.com, Minor Sights. URL consultato il 1º maggio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Michael Holroyd, A Book of Secrets: Illegitimate Daughters, Absent Fathers (Chatto, 2010).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]