Emilio Macro

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Il busto di Emilio Macro presso la Protomoteca della Biblioteca civica di Verona

Emilio Macro (in latino Aemilius Macer; Verona, prima del 43 a.C.[1]Asia, 16 a.C.) è stato un poeta romano dell'età augustea.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Miniatura bizantina del X secolo dai Theriaká nicandrei, modello di Macro

Emilio Macro nacque a Verona[2] e fu, probabilmente, in buoni rapporti con i maggiori poeti augustei: infatti, Virgilio lo avrebbe celebrato nella V Bucolica con il nome di "Mopso", indicandone, con lo pseudonimo mitologico, la capacità tecnico-didascalica legata alla descrizione della natura[3]. Ancora, fu amico di Ovidio[4], al quale avrebbe letto, in anteprima, passi dei suoi poemi e da cui fu scherzosamente rimproverato di non dedicarsi alla poesia erotica[5] e, forse, di Tibullo[6].

Da san Girolamo si apprende, infine, che sarebbe morto in Asia nel 16 a.C., forse seguendo un proconsole[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Macro compose esclusivamente poemi didascalici, ispirandosi al poeta ellenistico Nicandro di Colofone[8]. Tuttavia, di essi non restano che scarsissimi frammenti.

Per quanto concerne il poema sugli uccelli, è attestato il titolo Ornithogonia[9], mentre un Theriaca, in due libri[10], si dedicava, probabilmente, ai serpenti ed alle erbe medicamentose ricordati da Ovidio[11]: se ne può avere un'idea in base ad una sezione della Pharsalia di Lucano. Infatti, all'interno del nono libro del poema, la parte che tratta dei serpenti velenosi di Libia è indicata dai commenti antichi come influenzata proprio da Macro[12].
Al contrario di altri poeti didascalici di questo periodo (soprattutto Virgilio e Lucrezio), dunque, Macro si dedicò esclusivamente a temi di carattere prettamente specialistico, con un linguaggio spesso tecnicistico e humilis[8] che, probabilmente, ne decretò la scomparsa[13].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si tende a ritenerlo più anziano di Ovidio, in base a Tristia, IV 10, 44.
  2. ^ Servio, Ad Eclogas, V, 1.
  3. ^ Cfr. il passo di Servio citato alla n. 1.
  4. ^ Cfr. Tristia, IV 10, 43-44.
  5. ^ Amores, II 18.
  6. ^ II 6, 1.
  7. ^ Chronicon, ad annum 2001; proprio Tibullo afferma che intorno al 20-19 a.C. partecipò ad una campagna militare.
  8. ^ a b Quintiliano, X 1, 87.
  9. ^ Frr. 48-53 Hollis; il titolo in Diomede, I 374, 21 Keil e Nonio, 220, 18 e 518, 32.
  10. ^ Frr. 54-66 Hollis.
  11. ^ Cfr. Carisio, I 81, 18 Keil.
  12. ^ Commentaria Bernensia in Lucanum, IX, 701.
  13. ^ Cfr. G. P. Pighi, Emilio Macro, in "RFIC", 87 (1959), pp. 158-162.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. P. Pighi, Emilio Macro, in "RFIC", 87 (1959), pp. 158–162.
  • A. S. Hollis, Fragments of Roman poetry, Oxford, University Press, 2007, pp. 98–108 (testo critico, traduzione inglese e commento dei frammenti).

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