Emilio Donnini

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Emilio Donnini (Firenze, 1809Firenze, 1886) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Non sono riscontrabili informazioni relative alla formazione pittorica di Donnini la cui attività documentata, esercitata nel suo studio fiorentino di via del Maglio[1] ha inizio nel 1843, anno in cui partecipa alla mostra della Società Promotrice fiorentina con Veduta d'un fiume con ponte[2]. Assiduo frequentatore del Caffè Michelangiolo, luogo di ritrovo dei pittori Macchiaioli[3], partecipa regolarmente alle mostre organizzate dalla Società Promotrice fiorentina delle Belle Arti, a partire dal 1845 con Paese d'invenzione e Veduta di un mulino presso Pisa[4] e nel 1847 con una serie di vedute della Versilia. Nello stesso anno, l'amico Antonio Puccinelli lo ritrae nel Ritratto del pittore Emilio Donnini[5]: con il pisano, Donnini condivide gli ideali patriottici e irredentisti e con ogni probabilità partecipa ai moti del 1848[6]. In questo periodo si avvicina alla famiglia Markò, con i quali si sposta frequentemente tra l'Isola d'Elba, le campagne laziali e toscane per dipingere paesaggi en plein air, alla maniera macchiaiola. Nel 1848 dipinge Scorci di Vicopisano, nel 1849 partecipa alla Promotrice con Veduta della Valdarno presso Docciola, nel 1850 con Marciana, Veduta nei contorni di Seravezza e Marciana Marina. Nel 1852 dipinge una marina per le pareti del Caffè Michelangiolo[3][7], nel 1853 partecipa alla Promotrice con La spiaggia di Porto Lungone, Spiaggia di Civitavecchia e Tramonto di sole sul mare.

A partire dal 1854 fa parte degli artisti della Scuola di Staggia con i Markò, Serafino De Tivoli, Carlo Ademollo, Alessandro La Volpe, Lorenzo Gelati e Saverio Altamura e, nello stesso anno, viene premiato dalla Promotrice per i dipinti Marina di Livorno presso il Ponte alla Sassara, Marina presso Marciana con effetto di sole e Veduta di un lago con tramonto di sole[8].

Nel 1855 partecipa alla Promotrice con Marina con barche, Una strada del Mugello presso Vicchio, Le fornaci del principe Corsini nel Valdarno e Lo stradone del Gombo, nel 1856 con Campagne senesi, nel 1857 con Paese del Mugello con bagnante, nel 1858 si aggiudica la Medaglia d'argento con Un mattino sul mare[9], dove espone anche Paese nelle vicinanze di Pisa, Le montagne di Marciana, Spiaggia di Rio, Spiaggia di Longone, Marina lungo la spiaggia di Marciana e Golfo di Pecchio[10].

Nel 1859 espone Fortino di Rio, Paese nelle vicinanze di Arezzo, Marina nelle vicinanze di Marciana, Marina nelle vicinanze di Livorno, Spiaggia di Rio passato la Cavina e Marina, motivo presso l'isola dell'Elba[11].

Nel 1860 espone Marina di Rio, nel 1861 Marina presso Piombino', nel 1862 Le fornaci del Principe Corsini in Valdarno, Un tramonto sul Serchio, Forte di Lerici', Marina presso Rio, Ponte sospeso presso le Cascine di Firenze, Spiaggia di mare all'isola d'Elba, Spiaggia di mare presso Porto Venere, Marina presso l'isola Palmarola e Montagne di Marciana, nel 1863 Forte di Lerici, Veduta presso l’Aternia in val d’Arno e Il ponte sospeso fuori la porta di S. Frediano presso le cascine in Firenze.

Nel 1864 espone alla Promotrice di Torino La bagnante. Veduta del Mugello, Paese del Mugello e Veduta dell'Isola d'Elba (marina)[12], nel 1874 alla Promotrice di Genova Veduta di Firenze dal Real Giardino di Boboli, Spiaggia di mare, Pianura di Tomboloe Le rive dell'Arno.

Muore a Firenze nel 1886.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Donnini è pittore esclusivamente paesaggista e viene considerato come interprete di transizione tra il paesaggismo romantico e il realismo macchiaiolo[13], declinato in particolare al ritratto dal vivo di marine (l'amico Telemaco Signorini lo definisce Marinista[14]) e quasi esclusivamente di spiagge dell'Isola d'Elba. La sua frequentazione con la famiglia Markò e gli altri artisti della Scuola di Staggia lo porta a dipingere all'aria aperta nelle campagne fiorentine, mugellane e laziali con uno stile che fa riferimento alla riproduzione del paesaggio dal vero attraverso trasparenze atmosferiche, con una preferenza per cieli scuri e nuvolosi[15].

«Donnini è artista studioso ed accurato e progredisce continuamente nella via dell'arte...tanto studioso del disegno e della fedele riproduzione del vero»

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vari, Nuova guida della Città di Firenze anno secondo, Firenze, Civelli, 1863, p. 5.
  2. ^ numero 119 Vari, Gazzetta di Firenze, Firenze, Civelli, 1843, p. 5.
  3. ^ a b Telemaco Signorini, Caricaturisti e caricaturati al Caffè Michelangiolo, Firenze, Civelli, 1893, p. 130.
  4. ^ numero 16 Vari, Gazzetta di Firenze, Firenze, Civelli, 1846, p. 130.
  5. ^ Ritratto del pittore Emilio Donnini, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
  6. ^ Percorsi nei musei toscani (PDF), su web.e.toscana.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
  7. ^ Scheda Palazzo Morrocchi, su palazzospinelli.org. URL consultato il 29 aprile 2020.
  8. ^ vari, Il Buon Gusto, n. 52, Firenze, Stamperia sulle Logge del Grano, 1854, p. 130.
  9. ^ Artisti vari, Ricordi fotografici degli artisti contemporanei in Toscana, fascicolo primo, Firenze, Le Monnier, 1858.
  10. ^ Autori vari, Catalogo delle opere ammesse per l'Esposizione Nazionale, Firenze, Mariani, 1858.
  11. ^ Autori vari, Catalogo delle opere ammesse per l'Esposizione Nazionale, Firenze, Mariani, 1859.
  12. ^ Autori vari, Catalogo delle oggetti d'arte ammessi alla XXIII Esposizione, Torino, V.Bona, 1864.
  13. ^ Piergiacomo Petrioli, Gaetano Milanesi: erudizione e storia dell'arte in Italia dell'Ottocento : profilo e carteggio artistico, Siena, Accademia Senese degli Intronati, 2004, p. 289.
  14. ^ Telemaco Signorini, Caricaturisti e caricaturati al Caffè Michelangiolo, Firenze, Civelli, 1893, p. 64.
  15. ^ I paesaggi toscani della scuola di Staggia [collegamento interrotto], su artemagazine.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
  16. ^ Paesaggio fluviale, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
  17. ^ Marina, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
  18. ^ Paesaggio rurale con figure, su culturaitalia.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
  19. ^ Paesaggio marino con pescatori, su culturaitalia.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
  20. ^ Storia della collezione Ambasciata di Lisbona, su esteri.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
  21. ^ Pinacoteca di Palazzo d'Avalos, su museionline.info. URL consultato il 29 aprile 2020.
  22. ^ Amedeo De Franchis, Gabriele Finaldi, Delfín Rodríguez, L'Ambasciata italiana in Spagna, Villanova di Castenaso, FMR, 1861, p. 60.
  23. ^ Museo Civico, su comune.casteldelpiano.gr.it. URL consultato il 29 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2021).
  24. ^ Fornaci dei principi Corsini in Valdarno, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
  25. ^ Paesaggio marino con barche all'isola d'Elba, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
  26. ^ Raccolta d'arte di Palazzo Nerucci, su grossetopedia.fandom.com. URL consultato il 29 aprile 2020.
  27. ^ Autori vari, Mondo Illustrato, Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1861, p. 64.
  28. ^ Paesaggio marino, su catalogo.uffizi.it. URL consultato il 27 aprile 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Macchiaioli

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