Ekrem İmamoğlu

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Ekrem İmamoğlu

Sindaco di Istanbul
In carica
Inizio mandato27 giugno 2019
PredecessoreAli Yerlikaya
(ad interim)

Durata mandato17 aprile 2019 –
6 maggio 2019
PredecessoreMevlüt Uysal
SuccessoreAli Yerlikaya
(ad interim)

Sindaco di Beylikdüzü
Durata mandato1º aprile 2014 –
7 aprile 2019
PredecessoreYusuf Uzun
SuccessoreMehmet Murat Çalık

Dati generali
Partito politicoPartito Popolare Repubblicano (dal 2008)
Partito della Madrepatria (1992)
Titolo di studioMaster in gestione delle risorse umane
UniversitàUniversità di Istanbul
FirmaFirma di Ekrem İmamoğlu

Ekrem İmamoğlu (Akçaabat, 4 giugno 1970) è un politico e imprenditore turco, sindaco di Istanbul dal 27 giugno 2019.

In precedenza è stato sindaco di Beylikdüzü, un comune della parte europea di Istanbul, tra il 2014 e il 2019.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ekrem İmamoğlu insieme alla moglie Dilek durante la campagna elettorale a Silivri per le elezioni locali a Istanbul

İmamoğlu nasce ad Akçaabat, nella provincia di Trebisonda, in una famiglia sunnita osservante[1][2], trascorrendo la prima infanzia nelle comunità rurali di Cevizli e Yıldızlı, a sud-ovest di Akçaabat. Si diploma quindi al liceo scientifico di Trebisonda, dove gioca inoltre a livello amatoriale a calcio e pallamano. Dopo essersi iscritto inizialmente alla facoltà di scienze della comunicazione della Girne American University di Kyrenia, a Cipro del Nord, all'età di 17 anni si trasferisce a Istanbul, dove consegue una laurea in economia aziendale e un master in gestione delle risorse umane presso l'Università di Istanbul.

Dopo gli studi entra nell'azienda di famiglia, attiva nel settore dell'edilizia. Nel 2002 viene eletto membro del consiglio di amministrazione della polisportiva del Trabzonspor, assumendo in seguito la carica di vicepresidente della omonima squadra di basket.

La prima esperienza in politica risale invece all'inizio degli anni '90, quando İmamoğlu si iscrive all'ala giovanile del Partito della Madrepatria, di cui il padre era un tesserato, anche se la famiglia materna è vicina al Partito Popolare Repubblicano (uno zio era invece affiliato ai Lupi Grigi[3]). Nel 2008 İmamoğlu sceglie di passare proprio al CHP, e l'anno successivo viene eletto capo della sezione giovanile.

Dopo l'esperienza di sindaco (2014-2019) di Beylikdüzü, comune nella periferia europea di Istanbul, alle elezioni amministrative di Istanbul del 2019 viene eletto sindaco del comune metropolitano quale candidato della Alleanza Nazionale, formata da CHP e İYİ. La vittoria di İmamoğlu ha segnato la prima sconfitta dopo quindici anni nella città di Istanbul da parte del partito di governo, l'AKP.

La sua campagna elettorale ha ricevuto attenzione globale per il suo approccio mite e unificante, che gli ha permesso di avvicinarsi sempre più nei sondaggi al favorito candidato dell'Alleanza Popolare (formata da AKP e MHP), Binali Yıldırım. Alle elezioni tenutosi nel marzo 2019, İmamoğlu ha fatto segnare un lieve vantaggio di circa 14 000 voti (48,77% contro 48,61%). Dopo la richiesta da parte dell'AKP di nuove elezioni, tenutesi a giugno dello stesso anno, ha invece distanziato l'avversario di oltre 800 000 preferenze (54,22% contro 45%), pur dopo una serie di riconteggi fortemente richiesti dal partito di governo. Ha infine prestato giuramento come sindaco di Istanbul il 27 giugno.

In seguito alla sua vittoria, e nonostante la copertura negativa da parte dei media legati all'AKP, İmamoğlu si è conquistato la fama di astro nascente della politica turca nonché di potenziale candidato per sfidare Recep Tayyip Erdoğan alle elezioni presidenziali turche del 2023[4] Tuttavia, per quest'ultima tornata elettorale il CHP ha preferito candidare İmamoğlu al ruolo di vicepresidente del più esperto Kemal Kılıçdaroğlu[5], sconfitto nonostante il sostegno di gran parte dei partiti di opposizione.

Nel marzo 2024 viene rieletto per un secondo mandato come sindaco di Istanbul, battendo il candidato dell'AKP Murat Kurum[6].

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 dicembre 2022 İmamoğlu è stato condannato a due anni di carcere e interdetto dai pubblici uffici per aver insultato i componenti del Supremo Consiglio elettorale turco in affermazioni risalenti a tre anni prima[7]. La sentenza[8], da alcuni osservatori interpretata come un tentativo di Erdoğan di boicottare uno dei suoi principali rivali politici, ha suscitato un'ampia condanna internazionale e ha spinto molti sindaci europei a sostenere pubblicamente il loro collega. Attualmente l'esecuzione della condanna è sospesa in attesa della pronuncia della Corte di cassazione turca.

Nel 2023 İmamoğlu è stato inoltre accusato di manipolazione di gare d’appalto relativa alla sua precedente esperienza amministrativa a Beylikdüzü. Il processo, apertosi a giugno 2023 presso un tribunale penale di Büyükçekmece, potrebbe portare a una pena detentiva da tre a sette anni[9].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

İmamoğlu è musulmano praticante[2] e fin dalla tenera età ha studiato il Corano.[10] Nel 1995 ha sposato l'attivista Dilek Kaya, dalla quale ha avuto tre figli: Mehmet Selim (1997), Semih (2005) e Beren (2011)[11][12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il sindaco contro l’odio, Il Foglio. URL consultato l'11 agosto 2020.
  2. ^ a b (EN) In Imamoğlu Turkey’s CHP found a politician that can broaden appeal - analysis, Ahval. URL consultato l'11 agosto 2020 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2019).
  3. ^ (TR) Yeni Şafak, Benim amcam ülkücüydü, su yenisafak.com. URL consultato il 27 aprile 2024.
  4. ^ (EN) Ekrem Imamoglu, the man who could put an end to the Recep Tayyip Erdogan era, in Le Monde.fr, 13 maggio 2022. URL consultato il 10 maggio 2023.
  5. ^ Sky TG24, Elezioni Turchia, Kemal Kilicdaroglu sfiderà Erdogan a maggio, su tg24.sky.it. URL consultato il 10 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Elezioni in Turchia, stop per Erdogan: opposizione vince a Istanbul e Ankara, in LaPresse, 31 marzo 2024. URL consultato il 1º aprile 2024.
  7. ^ (TR) İmamoğlu trial: Mayor of Istanbul sentenced to 2 years, 7 months and 15 days., su BBC News Türkçe, 13 dicembre 2022. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  8. ^ (TR) Ekrem İmamoğlu davasında verilen karar hukuki olarak hangi sonuçları doğurabilir?, su BBC News Türkçe, 16 dicembre 2022. URL consultato il 10 maggio 2023.
  9. ^ (EN) İstanbul mayor faces up to seven years in prison on 'corruption' charges, su Bianet, 16 giugno 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
  10. ^ Kılıç, p. 19.
  11. ^ (TR) Mert İnan, ANAP’lı ailenin CHP’li çocuğur, Milliyet, 20 dicembre 2018.
  12. ^ (TR) Ekrem İmamoğlu’nun hayatı… Ekrem İmamoğlu kimdir, nereli ve kaç yaşında?, su Sozcu, 28 dicembre 2018.

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