Egon von Neindorff

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Egon von Neindorff
NascitaCoblenza, 12 settembre 1892
MorteTarnopol, 15 aprile 1944 (51 anni)
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Impero tedesco
Bandiera della Germania Repubblica di Weimar
Bandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Reichswehr
Wehrmacht
ArmaHeer
Anni di servizio1911-1944
GradoGeneralleutnant
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
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Egon von Neindorff (Coblenza, 12 settembre 1892Tarnopol, 15 aprile 1944) è stato un generale tedesco della Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Egon von Neindorff era figlio del tenente colonnello prussiano Egon Cäsar Waldemar von Neindorff (1848–1917) e di sua moglie, Auguste von Langendorff. Suo fratello minore era Erich von Neindorff, noto politico del partito nazista e membro delle SA. Egon entrò nell'esercito imperiale tedesco il 22 marzo 1911 nel 12º battaglione cacciatori col quale prese parte alla prima guerra mondiale.

Alla fine della guerra venne trasferito al Reichswehr nell'11º reggimento di fanteria e a partire dal 15 ottobre 1935 passò al 102º reggimento di fanteria nel quale divenne comandante di compagnia e di battaglione. Il 1º ottobre 1936, Egon von Neindorff venne promosso tenente colonnello e dal 1º agosto 1936 raggiunse il grado di colonnello.

Il 1º luglio 1942 von Neindorff ottenne il comando della 1ª brigata da fortezza a Creta. Dal settembre del 1942 comandò la 189ª divisione di riserva e dal 1º dicembre 1943 venne promosso al rango di maggiore generale. Il 1º maggio 1943 von Neindorff divenne comandante della 356ª divisione di fanteria a Tolone, passando il 5 ottobre 1943 al comando della 216ª divisione di fanteria a Orël ed il 20 ottobre 1943 alla 137ª divisione di fanteria a Homel'. Dal 16 dicembre 1943 ottenne il comando della 6ª divisione di fanteria a Homel' e dal 17 gennaio 1944 guidò la 36ª divisione di fanteria a Babrujsk.[1][2][3][4]

Il 22 gennaio 1944 divenne comandante della guarnigione tedesca di Ternopil', in Russia (odierna Ucraina). Nel marzo-aprile 1944, venne accerchiato nella piazzaforte dalle forze sovietiche. Hitler aveva fatto sapere a von Neindorff che il suo incarico a Ternopil' era di fondamentale importanza e come tale quel punto doveva essere difeso sino all'ultimo uomo. I tedeschi tentarono una sortita l'11 aprile, ma dovettero ripiegare poco dopo. Neindorff venne ucciso sul campo il 15 aprile. La guarnigione presente che constava inizialmente di 4600 uomini, rimase con soli 55 soldati.[5]

Suo figlio Egon von Nendorff (1923-2004), fu un noto allevatore di cavalli e dressista.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce di Ferro di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'onore della Grande Guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Fibbia 1939 alla croce di ferro di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Fibbia 1939 alla croce di ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo d'argento per feriti - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere della Croce di Ferro con foglie di quercia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di I classe con spade al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del fronte orientale (1941/42) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per lungo servizio militare di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 — Die Inhaber der höchsten Auszeichnung des Zweiten Weltkrieges aller Wehrmachtteile [The Bearers of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939–1945 — The Owners of the Highest Award of the Second World War of all Wehrmacht Branches], Friedberg, Germany, Podzun-Pallas, 2000 [1986], ISBN 978-3-7909-0284-6.
  2. ^ Steven Lehrer, Hitler Sites: A City-by-city Guidebook (Austria, Germany, France, United States), McFarland, 2002, p. 224, ISBN 0-7864-1045-0.
  3. ^ Steven H. Newton, Hitler's Commander: Field Marshal Walter Model – Hitler's Favorite General, Cambridge, MA, Da Capo, 2006, ISBN 978-0-306-81399-3.
  4. ^ (DE) Veit Scherzer, Die Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives [The Knight's Cross Bearers 1939–1945 The Holders of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939 by Army, Air Force, Navy, Waffen-SS, Volkssturm and Allied Forces with Germany According to the Documents of the Federal Archives], Jena, Germany, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
  5. ^ (DE) Franz Thomas, Die Eichenlaubträger 1939–1945 Band 2: L–Z [The Oak Leaves Bearers 1939–1945 Volume 2: L–Z], Osnabrück, Germany, Biblio-Verlag, 1998, ISBN 978-3-7648-2300-9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dermot Bradley (Hrsg.), Karl-Friedrich Hildebrand, Markus Rövekamp: Die Generale des Heeres 1921–1945. Die militärischen Werdegänge der Generale, sowie der Ärzte, Veterinäre, Intendanten, Richter und Ministerialbeamten im Generalsrang. Band 2: v. Blanckensee–v. Czettritz und Neuhauß. Biblio Verlag, Osnabrück 1993, ISBN 3-7648-2424-7, S. 478–479.
Predecessore Comandante della 189. Infanterie-Division Successore
Incarico inesistente 6 dicembre 1942 - 1º maggio 1943 Ernst von Bauer
Predecessore Comandante della 356. Infanterie-Division Successore
Incarico inesistente 1° - 15 maggio 1943 Karl Faulenbach
Predecessore Comandante della 189. Reserve-Division Successore
Incarico inesistente 15 maggio - 1º ottobre 1943 Richard von Schwerin
Predecessore Comandante della 216. Reserve-Division Successore
Friedrich August Schack 3 - 20 ottobre 1943 Gustav Gihr
Predecessore Comandante della 137. Reserve-Division Successore
Hans Kamecke 15 ottobre - 2 novembre 1943 Incarico soppresso
Predecessore Comandante della 6. Infanterie-Division Successore
Horst Großmann 16 dicembre 1943 - 12 gennaio 1944 Alexander Conrady
Predecessore Comandante della 36. Infanterie-Division Successore
Horst Kadgien 17 - 19 gennaio 1944 Alexander Conrady