Discussione:Ittiti

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Storia antica

Ittiti o Hittiti?[modifica wikitesto]

Per me sono gli Ittiti, come del resto sostiene il titolo dell'articolo. Ho visto però che ad un certo punto qualcuno ha deciso di cambiare grafia.

Pareri autorevoli?

Come al solito su Google:

  • circa 30.600 pagine in Italiano per ittiti. [1]
  • circa 855 pagine in Italiano per hittiti. [2]

Spulciando la cronologia vedo che la "colpa" è di 87.1.74.100 che ha modificato il tutti il 6 dic 2005. A questo punto o si ritorna a Ittiti o si cambia il titolo dell'articolo.

--Iskander (accetto critiche...) 15:34, 1 feb 2006 (CET)[rispondi]

Secondo me sarebbe meglio cambiare il titolo dell'articolo. IMHO siccome questa è un'enciclopedia, che ha quindi prestesa di scientificità, bisognerebbe utilizzare la grafia che si usa nelle pubblicazioni scientifiche (che d'altronde ricalca quella che era la pronuncia originaria). Si dovrebbe quindi parlare di hittiti e di lingua hittita.

chasseurmic 14:26, 18 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Propio perché questa è non solo un'enciclopedia, ma un'enciclopedia in italiano, sarebbe buona norma utilizzare grafie italiane. Quella dell'acca davanti a Ittiti è una moda recente, vagamente anglofila; in italiano, quell'acca non c'è mai stata. Tra l'altro, anche pubblicazioni scientifiche in italiano recenti recano Ittita, e non hittita. La pronuncia originaria non fa molto testo: sia perché quelle che abbiamo sono solo ipotesi (di Ittiti in giro non ce ne sono più molti...), sia perché significherebbe avvitarsi in una serie inutile e snervante di distinguo (non più Greci? Non più Egizi?) --Castagna 19:12, 1 dic 2006 (CET)[rispondi]

Le discussioni esistono: non si fa tutto di prima mano. Per convenzione è deciso che i nomi devonoessere messi in maniera più originale possibile, in caratteri latini. Ergo, Hittiti è la definizione più lecita. --Leoman3000(What's up?) 19:26, 1 dic 2006 (CET)[rispondi]

Ok, avevo dato per scontata una cosa che scontata non è. Allora, si può ridiscutere questa "convenzione" che proprio tale non mi sembra - a meno "Egizi" non rimandi a "Aegypti"... -? In Progetto Storia non ho trovato nessuna indicazione in merito --Castagna 19:36, 1 dic 2006 (CET)[rispondi]

In ambito universitario si insegna Lingua ittita (ad es. prof. Del Monte a Pisa). Il che dovrebbe tagliare la testa al "topo" (refuso voluto).

Direi che l'argomento De Mauro Hittiti, su old.demauroparavia.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008). di Lucio Di Madaura suona definitivo. In assenza di ulteriori commenti, provvederò allo spostamento e alla correzione dei testi (tra l'altro, in questa stessa pagina Hittiti è pieno di ittiti...) --Castagna 20:26, 9 dic 2006 (CET)[rispondi]

Cari amici, a usare il termine Ittiti non è tanto l'italianista prof. De Mauro a convincermi, quanto le argomentazioni accademiche specialistiche incarnate nella disciplina insegnata del ben noto e apprezzato prof. Lapo Del Monte a Pisa. È la sua indiscutibile competenza di studioso a orientarmi in proposito. Mi sembrerebbe voler essere "più realisti del re" il correggere una illustre tradizione di ricerca per introdurre una "h" che neppure possiamo più di tanto dimostrare abbia un senso fonetico, come ben rileva Castagna. Non è la "h" peraltro che voglio sempre e comunque sfuggire (Orus anziché Horus?) perché amerei tra l'altro che si tornasse ad usare la "k" usata a suo tempo nel "Cantico delle creature" e che impiegano oggi i giovani nei loro SMS; oppure la "j" che è nel mio pseudonimo e che usava qualsiasi italianista in grado di cogliere il valore fonetico della "i" intervocalica. Trovo assai utile la "y" (ad esempio nella traslitterazione dei dittonghi arabi) e persino la "w" (la "x" già si adopera abbastanza). Ittita,dunque, con Redirect per Hittita . Ciao. --Cloj 16:33, 28 dic 2006 (CET)[rispondi]

la h di hittiti non è una moda di anglofonismo giunta in italia al giorno d'oggi ma la pronuncia più adatta per indicare quei popoli dell'anatolia. se è vero che Del Monte a Pisa insegna Lingua Ittita è anche vero che l'archeologa Frances Pinnock ed il suo maestro, il grande archeologo Paolo Matthiae, nei loro libri parlano di Hittiti. Togliere la H da Hittiti è come chiamare la loro capitale Hattusa/Khattush in Attusa, uno dei loro primi sovrani Hattusili I in Attusili I, oppure il sito archeologico di Çatal Hüyük trasformarlo in Catal Uiuc. In "Storia dell'Antico Egitto" dell'esimio professore Nicolas Grimal della Sorbonne, e tradotto dall'altrettanto esimia Gabriella Scandone Matthiae, noi li troviamo chiamati Hittiti. Io come autorità in campo archeologico e tutto ciò che concerne le popolazioni antiche conosco questi ed essi chiamano quella popolazione Hittita. Per quanto mi riguarda il professor Lapo del Monte è del tutto sconosciuto e ritengo molto più accreditata la competenza archeologica di grandi (e scomodi) nomi quali Matthiae, Scandone Matthiae, Grimal e Pinnock (che sono solo alcuni). Sono disposto personalmente a correggere tutti i riferimenti, certamente saranno tanti. Caracalla 23:30, 28 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Faccio notare che affermare che poiché nel caso di Hattusili è bene usare la H bisogna fare lo stesso con il nome del popolo è come dire che poiché bisogna scrivere William Shakespeare (e non Guglielmo Scuotilancia), per lo stesso motivo dobbiamo dire che era English e non inglese.Cesalpino 22:56, 12 gen 2008 (CET)[rispondi]

Wikiprogetto Ittiti in spagnuolo[modifica wikitesto]

Buon giorno. C'è un nuovo Wikiprogetto in spagnuolo, es:Wikiproyecto:Hititas. Alcuno/a con volontà di aiutare! Grazie mille! --Fadesga (msg) 17:13, 13 dic 2015 (CET)[rispondi]

etimologia[modifica wikitesto]

il vecchi libro "storia antica" di Pucci-Manacorda identificava gli Ittiti (con tanto di grassetto, raro nel testo) con i Cheta o Kittim della bibbia, e gli Hyksos in lingua anatolica.Micheledisaverio (msg) 15:43, 19 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Template per la storia della Turchia[modifica wikitesto]

Siccome gli Ittiti hanno fatto parte della storia della Turchia, non sarebbe male inserire il template relativo alla storia di quella nazione, no?--Smashfanful (msg) 17:51, 10 dic 2018 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:55, 23 apr 2021 (CEST)[rispondi]

Sposto dalla voce Ḫattušili I una sezione sulle fonti della storia ittita in generale, là fuori luogo, che forse qui può tornare utile. --Frognall (msg) 02:58, 7 nov 2022 (CET)[rispondi]

Fonti documentali della storia ittita

Il materiale documentale sull'impero ittita a disposizione degli studiosi è veramente notevole. Nella prima metà del secolo scorso gli scavi archeologici condotti a Ḫattuša (nei pressi dell'attuale villaggio turco di Boğazkale) da ricercatori tedeschi e turchi hanno portato alla luce una biblioteca di tavolette di argilla molto più vasta di quella, più famosa, della Ninive di Assurbanipal. Nuovo materiale inoltre continua a essere ritrovato attraverso gli scavi in altre città ittite come Mashat (l'antica Tapigga), Ortaköy (l'antica Sapinuwa), Kushakli (l'antica Sharisha) e in antiche città di regni confinanti come le siriane Karkemish, Emar e Ugarit. Tutto il materiale ritrovato a Ḫattuša è stato raccolto e classificato in due serie:

  1. Testi cuneiformi da Boğazköy, riferiti in nomenclatura col titolo in tedesco Keilschrifttexe aus Boghazköi (sigla KBo) e che, a oggi, ha raggiunto i 61 volumi;
  2. Documenti cuneiformi da Boğazköy, riferiti in nomenclatura col titolo in tedesco Keilschrifturkunden aus Boghazköi (sigla KUB) che raccoglie i testi ritrovati nelle prime spedizioni condotte dall'archeologo berlinese Hugo Winkler e dallo studioso turco Theodor Makridi del museo di Istanbul dal 1906 al 1912 e che erano conservate al museo di Berlino fino al 1989 quando furono restituite alla Turchia. Tale serie ha raggiunto nel 1990 i 60 volumi.[1][2].

Altri documenti, provenienti da altri siti, sono stati raccolti in altre serie indicate con le sigle ABoT (Ankara Arkeoloji Müzesinde bulunan Bogazköy Tabletleri), Bo (Inventory numbers of Boghazköy tablets excavated), FHG (E. Laroche, Fragments hittites de Geneve), FHL (J.-M. Durand et E. Laroche, Fragments hittites du Louvre, Memorial Atatuerk, Paris), HFAC (Hittite Fragments in American Collections), HKM (S. Alp, Hethitische Keilschrifttafeln aus Maşat Hüyük, Ankara), HT (Hittite Texts in the Cuneiform Character in the British Museum), IBoT (Istanbul Arkeoloji Müzesinde bulunan Boğazköy Tabletleri), VAT (Inventory numbers of tablets in the Staatliche Museen in Berlin), VBoT (Verstreute Boghazköi-Texte) e VSSMB.

Molti altri documenti non sono ancora stati pubblicati e altri ancora sono scritti in lingue diverse come l'accadico, il luvio, il hurrita e sono raccolti in altre serie.

Note

  1. ^ Stefano de Martino, Gli Ittiti, Roma, Carocci, 2003, pp. 9-15, ISBN 88-430-2679-8.
  2. ^ Catalogo dei testi Ittiti CTH: Copia archiviata, su mesas.emory.edu (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2009).