Diocesi di Tabraca

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Tabraca
Sede vescovile titolare
Dioecesis Thabracensis
Chiesa latina
Sede titolare di Tabraca
Rappresentazione di una basilica cristiana (chiamata Ecclesia Mater) in un mosaico di una pietra tombale di Thabraca
Vescovo titolarePedro Joaquín Hernández Cantarero, C.M.F.
IstituitaXVIII secolo
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Tabraca
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Tabraca (in latino: Dioecesis Thabracensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tabraca, corrispondente alla città di Tabarka nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

La città era ricca di edifici cristiani. Tra di essi si distinguono diverse chiese, di cui una, dotata di battistero, identificata con la possibile sede vescovile. Molti mosaici e iscrizioni cristiane sono conservate al museo del Bardo di Tunisi. Innumerevoli sono anche le sepolture trovate negli scavi archeologici, molte delle quali appartenevano a religiose. Tabraca infatti aveva due monasteri, uno maschile ed uno femminile, di cui fu superiora, durante l'epoca vandala, santa Massima, ricordata nel martirologio romano alla data del 16 ottobre, con i martiri Martiniano e Saturiano, che subirono la persecuzione all'epoca del re Genserico.

Sono quattro i vescovi conosciuti di Tabraca. Vittorico partecipò al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 25º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Morcelli aggiunge il vescovo Donaziano, che apparterrebbe invece, come documenta Mesnage, alla diocesi di Telepte. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Rusticiano e il donatista Clarenzio; questi era ancora vivo nel 416 quando prese parte ad un altro concilio. Infine Clarissimo partecipò al concilio bizantino di Cartagine del 646; questo vescovo è attribuito da Morcelli ad un'inesistente sede Tauracinae.

Dal XVIII secolo Tabraca è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 12 febbraio 2005 il vescovo titolare è Pedro Joaquín Hernández Cantarero, C.M.F., vicario apostolico del Darién.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittorico † (menzionato nel 256)
  • Donaziano ? † (menzionato nel 398)[2]
  • Rusticiano † (prima del 411 - dopo il 416)
  • Clarissimo † (menzionato nel 646)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 446.
  2. ^ Attribuito da Mesnage alla diocesi di Telepte.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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