Diocesi di Curubi

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Curubi
Sede vescovile titolare
Dioecesis Curubitana
Chiesa latina
Vescovo titolareClaudio Silvero Acosta, S.C.I. di Béth.
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Curubi
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Curubi (in latino: Dioecesis Curubitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Curubi, corrispondente alla città di Korba nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Sono noti quattro vescovi di questa sede. Vittore, vescovo donatista, assistette alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa. Tra i vescovi cattolici convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484 partecipò il vescovo Felice, che venne esiliato in Corsica. Peregrino prese parte a un'assemblea sinodale del 525 e Bennato firmò gli atti del concilio africano antimonotelita del 646.

A Curubi fu esiliato Cipriano di Cartagine attorno al 257. Nel suo De civitate Dei[1] sant’Agostino riferisce di un fatto miracoloso avvenuto a Curubi e di come lui e Aurelio di Cartagine abbiano indagato sull'avvenimento per verificarne l'attendibilità.

Dal 1933 Curubi è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 26 marzo 1998 il vescovo titolare è Claudio Silvero Acosta, S.C.I. di Béth., già vescovo ausiliare di Encarnación.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittore † (menzionato nel 411) (vescovo donatista)
  • Felice † (menzionato nel 484)
  • Peregrino † (menzionato nel 525)
  • Bennato † (menzionato nel 646 circa)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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