Cristo legato

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Cristo legato
AutoreFrançois Duquesnoy
Dataanni venti del XVII secolo
Materialeavorio
Altezza32,8 cm
UbicazioneNational Gallery of Art, Washington

Il Cristo legato è una scultura in avorio dello scultore fiammingo François Duquesnoy, eseguito negli anni venti del XVII secolo. Attualmente è conservata presso la National Gallery of Art di Washington, che l'ha acquistata nel giugno 2007.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è stata realizzata dal Duquesnoy nei suoi anni giovanili, quando si trovava a Roma: il Fiammingo, infatti, vi si era stabilito nel 1618,[2][3] su iniziativa di Alberto d'Austria,[4] che, in qualità di mecenate, lo aveva mandato a studiare in Italia.

Dopo la morte del suo patrono nel 1621,[5] Duquesnoy fu costretto a intagliare legno e avorio per dei lavori grazie ai quali riusciva a mantenersi.

Negli anni venti del XVII secolo, l'artista realizzò un crocifisso in avorio che diede in dono al papa Urbano VIII.[4] È plausibile che abbia prodotto il Cristo legato in questo stesso periodo.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La scultura raffigura Cristo con lo sguardo rivolto verso il basso, mentre il corpo si piega elegantemente in una posa precaria eppure equilibrata.[1] La curva della figura potrebbero essere dovuta alla curvatura dell'unica zanna dalla quale l'opera è stata intagliata.[6][7] La scultura è una chiara prova della visione estetica del Fiammingo, fortemente influenzata dalla maniera greca. Come per il Sant'Andrea e per il torso rifacentesi al Laooconte, il Cristo è qui rappresentato in un modo che rimanda espressamente alla scultura greca: il suo corpo è proporzionato, snello e tonico, aspetto fondamentale della visione del Duquesnoy legata alla scultura dell'antica Grecia e della civiltà romana.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ François Du Quesnoy, su rkd.nl, RKD. URL consultato il 17 settembre 2020.
  2. ^ a b Estelle Cecile Lingo, François Duquesnoy and the Greek Ideal, New Haven, Connecticut, Yale University Press, 2007, pp. 6; 7; 57; 62.
  3. ^ Albert VII, archduke of Austria, su britannica.com, Britannica. URL consultato il 17 settembre 2020.
  4. ^ National Gallery of Art pamphlet, su yumpu.com, National Gallery of Art. URL consultato il 17 settembre 2020.
  5. ^ a b Estelle Lingo, The Greek Manner and a Christian "Canon": François Duquesnoy's "Saint Susanna", in The Art Bulletin, vol. 84, n. 1, The Art Bulletin (Vol. 84, No. 1) via jstor, 2002, pp. 65–93, DOI:10.2307/3177253, JSTOR 3177253.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luch, Alison. "Attribuito a François Duquesnoy, Christ Bound." Bollettino Galleria Nazionale d'Arte n. 37 (autunno 2007): 17, repro.
  • Katz, Daniel e Nicholas Penny. Daniel Katz: 45 anni di scultura europea. Londra, 2013: 48, n. 13, 49 riproduzione.
  • "L'arte per la nazione: la storia del Fondo permanente dei patroni". Bollettino Galleria Nazionale d'Arte, n. 53 (Autunno 2015): 29, repro.
  • Dickerson III, CD "The Sculpture Collection: Shaping a Vision, Expanding a Legacy". Bollettino 56 della National Gallery of Art (primavera 2017): 12-13, repro.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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