Creseide

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Lidia
Protomi di leone e toro Due quadrati incusi di misura diversa.
AV statere, 8,06 g, zecca di Sardi. BMC Lydia pg. 6, 31;
Testa di leone ruggente, sole a più raggi davanti alla fronte Doppio quadrato incuso
EL 1/3 di statere 4,71 g. BMC Lydia pg. 2, 6

Creseide è il nome con cui vengono indicate le monete coniate in Lidia, nel VI secolo a.C., sotto il regno di Creso.

Lo statere di Creso fu coniato inizialmente in elettro, una lega di oro e argento.

Al dritto erano raffigurati prevalentemente animali: un toro e un leone in lotta, il solo leone, cavallo.

Al rovescio la traccia dei punzoni utilizzati che lasciava un quadrato incuso.

Sono caratterizzate da una forma ovoidale e dall'uso di punzoni nel rovescio, che lasciano il tipico segno di un quadrato in incuso.

Queste monete erano già nell'antichità ritenute le prime monete coniate. I Lidi, secondo Erodoto, "furono i primi degli uomini che usarono coniare monete d'oro e d'argento".[1] Anche Senofane esprime la stessa opinione.[2]

La loro emissione si divide in tre fasi: più antica fu una moneta in elettro con uno statere da circa 14,2 grammi, poi furono coniate monete in oro o argento puro ma di peso inferiore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ πρωτοι δε ανθρωπων των ημεις ιδμεν νομισμα χρυσου και αργυρου κοψαμενοι εχρησαντο, Erodoto: Istoria, 94)
  2. ^ Citato in ap. Jul. Pol., ix. 83

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]