Commendatio

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David Bruce, re di Scozia, riconosce Edoardo III d'Inghilterra come suo signore feudale (1346), in un manoscritto delle Cronache di Froissart, c. 1410

La cerimonia di encomio (commendatio) è una cerimonia formale che si è evoluta durante il periodo altomedievale per creare un legame tra il signore e il suo combattente, chiamato il suo vassallo. La prima cerimonia di commendatio registrata avvenne nella Francia del VII secolo, ma il rapporto di vassallaggio era più antico e precedette anche le formulazioni medievali della classe nobile. L'uomo del signore poteva nascere non libero, ma la cerimonia della commendatio lo liberava.

Quando due uomini entravano in una relazione feudale, si sottoponevano alla cerimonia. Lo scopo della commendatio era di fare la persona prescelta vassallo del signore. La cerimonia della commendatio è composta da due elementi, uno per eseguire l'atto di omaggio e l'altro un giuramento di fedeltà. In alcuni paesi, come il Regno di Sicilia, la cerimonia di encomio venne chiamata investitura.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

La parola vassallo alla fine proviene dalla Lingua protoindoeuropea *upo "sotto". Diventando in lingua proto-celtica: *wasso- "giovane, scudiero", letteralmente "colui che sta sotto", da lì in gallese: gwas "giovinezza, servitore," in bretone: goaz "servitore, vassallo, uomo" e irlandese: foss "servo". La parola celtica fu ripresa nel latino medievale vassallus "servo, domestico, servitore". In francese: antico divenne vassal "soggetto, subordinato, servitore" (12c.), E quindi in inglese con questo senso.

Atto di omaggio[modifica | modifica wikitesto]

L'aspirante vassallo si presentava disarmato e a capo scoperto come segno della sua sottomissione alla volontà del signore e si inginocchiava davanti a lui. Il vassallo stringeva le mani nel segno definitivo della sottomissione, la tipica posa di preghiera cristiana, e allungava le mani giunte verso il suo signore.

Il signore a sua volta afferrava le mani del vassallo tra le sue, dimostrando che era il superiore nella relazione, un atto simbolico noto in vari modi come immixtio manuum (latino), Handgang (tedesco) o håndgang (norvegese).[1] Il vassallo annunciava di voler diventare "l'uomo" e il signore annunciava la sua accettazione. L'atto di omaggio era completo.

La posizione per la preghiera cristiana occidentale che è considerata tipica anche oggi in ginocchio e con le mani giunte, ha origine dalla cerimonia di commendatio. Prima di questo momento, i cristiani europei pregavano negli orans (dal latino "orante") che le persone avevano usato nell'antichità: in piedi, con le mani tese, un gesto usato ancora oggi in molti rituali cristiani.

Papato e monarchia: la cattolica Maria de 'Medici assume la tradizionale posa di vassallo in omaggio alla sua incoronazione dopo l' assassinio di Enrico IV, come dipinto da Peter Paul Rubens.

Il gesto di omaggio (pur senza alcun significato feudale) sopravvive nella cerimonia di conferimento dei diplomi all'Università di Cambridge.

Eginardo registra la solenne cerimonia di encomio fatta a Pipino da Tassilo, duca di Baviera nel 757, ("raccomandandosi a vassallaggio tra le mani" (in vasatico se commendans per manus), giurò e la parola usata è "sacramenta", ponendo le mani sulle reliquie dei Santi, che pare si fossero riunite a Compiègne per la solenne occasione, e promesse fedeltà al re e ai suoi figli: le reliquie toccate furono quelle di Saint Denis, Saint Rusticus e Saint Éleuthère, Saint Martin e Saint Germain, una schiera spaventosa di testimoni. E gli uomini di alta nascita che lo accompagnavano giurarono allo stesso modo "... e numerosi altri", aggiunge Eginardo.[2]

Cerimonia del giuramento di fedeltà[modifica | modifica wikitesto]

Il vassallo avrebbe quindi messo le mani su una Bibbia, o sulla reliquia di un santo, e giurava che non avrebbe mai ferito il signore in alcun modo e che gli sarebbe rimasto fedele.

Un esempio di giuramento di fedeltà (in tedesco: Lehneid; in olandese: leenpligt): "Prometto in fede che in futuro sarò fedele al signore, non gli farò mai del male e osserverò il mio omaggio a lui completamente contro tutte le persone in bene fede e senza inganno".

Significato di encomio[modifica | modifica wikitesto]

Una volta che il vassallo aveva prestato giuramento di fedeltà, il signore e il vassallo avevano una relazione feudale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Duggan, Anne (2000). Nobles and Nobility in Medieval Europe: Concepts, Origins, Transformations, Boydell, Woodbridge, p. 211. ISBN 0-85115-769-6.
  2. ^ Eginhard, Annals 757

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rouche, Michel, Private life conquers state and society, in A History of Private Life vol I, Paul Veyne, editore, Harvard University Press 1987 ISBN 0-674-39974-9

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]