Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Osnago)

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Chiesa di Santo Stefano Protomartire
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàOsnago
IndirizzoPiazza Vittorio Emanuele II
Coordinate45°40′40.91″N 9°23′28.11″E / 45.67803°N 9.391141°E45.67803; 9.391141
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareSanto Stefano Protomartire
Arcidiocesi Milano
ArchitettoGiulio Galliori
Inizio costruzione1770

La chiesa di Santo Stefano Protomartire è la parrocchiale di Osnago, in provincia di Lecco ed arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Merate.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, redatto da Goffredo da Bussero, si legge che l'originaria cappella di Osnago era filiale della pieve di San Vittore di Missaglia[2].

Dalla relazione della visita pastorale del 1757 dell'arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli si apprende che la parrocchiale, in cui avevano sede l'istituto della Dottrina Cristiana, la confraternita dei Santissimi Sacramento e Rosario e il sodalizio della Santissima Croce, aveva come filiale l'oratorio della Beata Vergine Maria Lauretana e che i fedeli ammontavano a 815[2].

Il 17 novembre 1770 iniziarono i lavori di ricostruzione della chiesa con la posa della prima pietra[3]; l'edificio, disegnato da Giulio Galliori e realizzato grazie al sostegno economico del conte Benedetto Arese Lucini, venne inaugurato nel 1782[1].

Verso la metà del XIX secolo la struttura fu interessata da un restauro; il 7 marzo 1854 l'arcivescovo Bartolomeo Carlo Romilli assegnò la parrocchia al vicariato di Merate[2].

L'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, durante la sua visita del 1897, trovò che la chiesa di Santo Stefano Protomartire, alle dipendenze della quale v'erano la cappella della Beata Vergine di Loreto e l'oratorio privato di San Francesco d'Assisi, era sede della confraternita del Santissimo Sacramento[2].

Negli anni settanta la chiesa fu adeguata alle norme postconciliari e tra il 1999 e il 2000 il campanile venne restaurato[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa, rivolta a levante, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da lesene: quello inferiore presenta i tre portali d'ingresso, mentre quelli superiore, affiancato da due volute, è caratterizzato da un rilievo centrale e coronato dal frontoncino triangolare.

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, alto 36 metri e dotato di cinque campane[3]; la cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dalla cupoletta poggiante sul tamburo[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano quattro cappelle laterali ed altrettante nicchie; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, composto di due campate e chiuso dall'abside semicircolare[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto la Madonna col Bambino assieme ai santi Rocco e Severino, la tela raffigurante le Stimmate di San Francesco, eseguita nel 1605 da Ortensio Crespi[3], il gruppo scultoreo del Cristo morto assieme alla Madonna Addolorata e il quadro ritraente la Deposizione della Croce, dipinta da Ippolito Scarsella[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Chiesa di Santo Stefano Protomartire <Osnago>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  2. ^ a b c d Parrocchia di Santo Stefano, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  3. ^ a b c d Chiesa Parrocchiale di S.Stefano, su parrocchiaosnago.it. URL consultato il 15 febbraio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]