Chiesa di Santa Margherita (Fornovo di Taro)

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Chiesa di Santa Margherita
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàSivizzano (Fornovo di Taro)
Indirizzovia Miodini
Coordinate44°38′34.4″N 10°06′59.8″E / 44.642889°N 10.116611°E44.642889; 10.116611
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanta Margherita
Diocesi Parma
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzioneentro il 1098
Completamento1800

La chiesa di Santa Margherita è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche, situato in via Miodini a Sivizzano, frazione di Fornovo di Taro, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Berceto-Fornovo-Medesano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di culto originario fu edificato lungo la via Francigena dai frati cistercensi[1] dell'abbazia di Chaise-Dieu[2] entro il 1098, unitamente a un piccolo monastero e a un ospedale per pellegrini.[1]

Alla fine del XIII secolo la cappella fu citata tra le dipendenze della pieve di Fornovo.[1]

Nel 1492 l'hospitale Sporzane fu soppresso e unito a quello di Parma.[3]

Nel 1494 fu menzionata per la prima volta l'intitolazione del tempio a santa Margherita.[4]

Nel 1564 la chiesa fu elevata a sede parrocchiale autonoma, alle dirette dipendenze del vescovo di Parma.[4]

Nel corso del XVIII secolo il monastero adiacente fu sottoposto a interventi di ristrutturazione.[1]

Tra il 1762 e il 1779 il vescovo Francesco Pettorelli Lalatta, durante la sua visita pastorale, ordinò la demolizione dell'antico luogo di culto medievale, profondamente degradato, e la sua completa ricostruzione; nel 1792 furono avviati i lavori di riedificazione del tempio e dell'adiacente campanile romanico, conservando soltanto la base di quest'ultimo; le opere furono completate nel 1800.[4]

Nel 1910 la torre campanaria fu sopraelevata.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata
Lato sud

Il complesso si estende intorno a una corte aperta sul lato occidentale; la chiesa si allunga a sud, mentre i lati est e nord sono occupati dall'ex monastero.[1]

Chiesa[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da tre cappelle per lato, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[4]

La simmetrica facciata a salienti, parzialmente intonacata, è tripartita verticalmente da due lesene d'ordine gigante, coronate da capitelli dorici. Nel mezzo dell'avancorpo centrale, rivestito in pietra a maglia irregolare, è collocato l'ampio portale d'ingresso delimitato da una cornice e sormontato da un architrave in rilievo; più in alto si apre una finestra incorniciata; in sommità si staglia un frontone triangolare intonacato, con cornice in aggetto. I corpi laterali, lievemente arretrati, sono affiancati alle estremità da lesene doriche.[4]

Campanile

I fianchi sono scanditi da paraste e contrafforti; sulla navata centrale si aprono in sommità piccole finestre rettangolari; al termine del lato destro è collocato il monumento ai caduti di tutte le guerre di Sivizzano, mentre dal prospetto opposto emerge il massiccio campanile intonacato, illuminato da coppie di monofore ad arco a tutto sesto aperte su ogni lato; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie aperture a tutto sesto; in sommità si eleva nel mezzo, oltre il cornicione modanato in aggetto, un'aguzza guglia a base ottagonale, tra quattro pinnacoli posti sugli spigoli.[4]

All'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata decorata con affreschi, è affiancata da una serie di lesene doriche a sostegno del cornicione perimetrale modanato; le cappelle laterali, di cui le ultime due poco profonde, sono chiuse superiormente da volte a botte dipinte e si affacciano sull'aula attraverso ampie arcate a tutto sesto.[4]

Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale, retto da paraste doriche; l'ambiente, coperto da una volta a crociera ornata con affreschi, accoglie l'altare maggiore marmoreo a mensa, retto da quattro colonnine, aggiunto tra il 1970 e il 1980;[4] sul fondo si staglia all'interno di una cornice dorata l'antica pala raffigurante il Martirio delle sante Margherita, Agata e Lucia.[1]

Monastero[modifica | modifica wikitesto]

Il monastero si sviluppa su due ali intorno alla piccola corte, in continuità con la chiesa.[1]

Le facciate, interamente rivestite in pietra a maglia irregolare, sono caratterizzate dalla presenza di un porticato a L, che si apre al livello terreno attraverso ampie arcate a sesto ribassato rette da massicci pilastri in laterizio coronati da sottili capitelli dorici; al piano superiore si affaccia un loggiato analogo, coperto da una serie di volte a crociera intonacate; l'ultimo livello è illuminato da piccole finestre quadrate.[2][1]

Sul portico si apre un portale ad arco a tutto sesto in blocchi di pietra, risalente al XIV o al XV secolo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Sivizzano Sporzana, su web-b.ltt.it. URL consultato il 9 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2018).
  2. ^ a b Fornovo, su provincialgeographic.it. URL consultato il 10 ottobre 2018.
  3. ^ Pezzana, p. 192.
  4. ^ a b c d e f g h i Chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire "Sivizzano Sporzana, Fornovo di Taro", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 9 ottobre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo quinto, Parma, Reale Tipografia, 1859.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]