Chiesa di Sant'Egidio (Montalcino)

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Chiesa di Sant'Egidio
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàMontalcino
Coordinate43°03′24.6″N 11°29′25.98″E / 43.056832°N 11.490549°E43.056832; 11.490549
Religionecattolica di rito romano
TitolareEgidio
Arcidiocesi Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
Consacrazione1325
Stile architettonicorinascimentale

La chiesa di Sant'Egidio o chiesa dei Senesi è un luogo di culto cattolico che si trova a Montalcino, in provincia di Siena.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Fu edificata nel 1325 in sostituzione di un'altra abbattuta per costruire il cassero della fortezza di Montalcino. Fu la chiesa ufficiale della Repubblica di Siena in Montalcino. Presenta una semplice facciata romanica in pietra; in alto, sopra l'occhio, la balzana senese. Dall'edificio più antico provengono forse alcune sculture inserite nelle pareti esterne. Di buona fattura è il campanile a vela.

L'interno è ad una sola navata; addossati alle pareti, pilastri in pietra con grandi archi alternati alle travi sorreggono il tetto. Alla parete destra della terza campata è una tela proveniente dal Convento del Colombaio di Seggiano con Cristo in pietà e Santi attribuita al cosiddetto Marco Bigio (forse Girolamo Magagni detto Giomo del Sodoma), databile al 1535 - 1540 circa, in cui l'influenza del maestro, il Sodoma, e il suo leonardismo si coniuga con caratteri più eccentrici, come i profili taglienti e metallici delle fisionomie e il brano di natura di gusto nordico.[1]

Sull'altare maggiore un elegante tabernacolo in legno intagliato, dorato e dipinto con Cristo risorto e Santi di Alessandro Casolani. Sulla parete destra del presbiterio, un affresco staccato di scuola senese con la Madonna col Bambino e Santi (fine XIV secolo).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gabriele Fattorini, "Marco Bigio", Cristo in pietà, in Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco, catalogo di mostra, Pisa 2017, pagg. 205 - 206.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Santi (a cura di), L'Amiata e la Val d'Orcia, collana "I Luoghi della Fede", Milano, Mondadori, 1999, p. 65. ISBN 88-04-46780-0

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