Chiesa di San Rufignano a Sommaia

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Chiesa di San Rufignano
La Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàCalenzano
Coordinate43°52′00.83″N 11°11′32.78″E / 43.866897°N 11.192438°E43.866897; 11.192438
Religionecattolica di rito romano
Arcidiocesi Firenze
Consacrazione1020
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneXI secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di San Rufignano (o anche San Rufiniano o Ruffiniano[1]) è un luogo di culto cattolico che si trova a Sommaia, nel comune di Calenzano, sede dell'omonima parrocchia dell'arcidiocesi di Firenze.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Documentata dal 1020, dal XIV secolo fu di patronato dei Da Sommaia[3], che nella seconda metà del Quattrocento curarono radicali restauri alla costruzione, durante i quali furono rinvenuti i resti del santo vescovo Rufignano, da allora particolarmente venerati in un prezioso reliquiario.

Attorno al XVI secolo la proprietà passò, per motivi ereditari, ai Torelli[4] per ritornare dopo qualche decina d'anni di nuovo nel possesso dei Da Sommaia.

Estinti i Da Sommaia, la chiesa appartenne ai Serzelli e agli Strozzi, dopo il 1768 resse la chiesa l'illuminista Antonio Selvolini, attivo imprenditore del restauro dell'edificio: fu alleggerito il portico, aggiunte statue, stucchi e affreschi affidati a Leonardo Cambi, ben presto rovinati e oggi del tutto scomparsi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Arte e architettura[modifica | modifica wikitesto]

Veduta dell'esterno

L'esterno della chiesa, privo di particolari decorazioni, è caratterizzato dalla presenza, sulla facciata, di un portico di tre campate, il quale si apre sull'esterno con tre archi a sesto ribassato poggianti su pilastri. Sulla parte posteriore dell'edificio, sorge il campanile; questo è della tipologia a torre, con pianta quadrata, e all'interno della cella campanaria ospita quattro campane a slancio.

L'interno della chiesa è a navata unica ed ospita, fra le altre cose, un fonte battesimale della Manifattura Ginori di Doccia e un affresco di Otello Fratoni raffigurante il Battesimo di Cristo, risalenti al XIX secolo.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Sulla cantoria in controfacciata, si trova un organo a canne costruito da Michelangelo Paoli nel 1842 e restaurato nel 2013 da Riccardo Lorenzini.[5]

Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica ed il suo materiale fonico è racchiuso all'interno di una cassa lignea di fattura geometrica, con mostra composta da canne di principale disposte in cuspide unica centrale con ali laterali; la consolle è a finestra e dispone di un'unica tastiera di 50 note con prima ottava scavezza e pedaliera a leggio di 10 note con prima ottava scavezza, costantemente unita al manuale, con 8 note reali e gli ultimi due pedali rispettivamente per il Tamburo e gli Usignoli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E. RepettiSommaja (S. Ruffiniano).
  2. ^ Parrocchia S. Ruffignano a Sommaia, su diocesifirenze.it. URL consultato il 21 aprile 2014.
  3. ^ o della Sommaja (per il Repetti) o Da Sommaja (per il Carocci)
  4. ^ probabilmente passò in mano a Francesco Torelli che era figlio di Lelio Torelli (1489-1576) (noto per aver ricoperto la carica di segretario del Granduca di Toscana Cosimo I) e di Maria Da Sommaia, figlia di Raffaello. Qualche anno dopo, nel 1608, Antonio, figlio di Francesco Torelli, rinunciò alla chiesa in favore di Girolamo Da Sommaia, questo secondo quanto riportato dal Repetti; invece secondo il Carocci la proprietà passò in mano a Lelio Torelli, e i suoi successori vi avrebbero poi rinunciato.
  5. ^ Festival organistico "Michelangelo Paoli", diocesifirenze.it, 6 giugno 2013. URL consultato il 21 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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