Chiesa di San Giulio (Barlassina)

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Chiesa di San Giulio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàBarlassina
IndirizzoPiazza Cavour
Coordinate45°39′23.96″N 9°07′49.75″E / 45.656656°N 9.130486°E45.656656; 9.130486
Religionecattolica
TitolareSan Giulio di Orta
Arcidiocesi Milano
ArchitettoErcole Turati
Inizio costruzione1612
Completamento1933 (ampliamento)

La chiesa arcipretale[1] di San Giulio è la parrocchiale di Barlassina, in provincia di Monza e Brianza ed arcidiocesi di Milano[2][3]; fa parte del decanato di Seregno-Seveso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesetta a Barlassina è da ricercare nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, scritto da Goffredo da Bussero sul finire del XIII secolo, in cui si legge che essa dipendeva dalla pieve di Seveso[4].

Dalla relazione della visita del 1567 di padre Leonetto da Clivone si apprende che la cappella versava in condizioni non buone; la descrizione dell'edificio riporta che esso si componeva di tre campate, che era chiuso dell'abside semicircolare e che l'unica campana era alloggiata sopra un pilastro[5].

Nel 1581 l'arcivescovo Carlo Borromeo trovò che la situazione era leggermente migliore, dato che era stata realizzata una nuova struttura per sostenere le due campane[5].

La chiesa venne interessata da un intervento di rifacimento nel 1612[2], condotto su disegno di Ercole Turati[5].

L'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, compiendo la sua visita, nel 1762 annotò che nella parrocchiale avevano sede le due confraternite del Santissimo Sacramento e Beata Vergine della Sacra Cintura e della Santissima Croce e che i fedeli ammontavano a 450; questi ultimi risultavano saliti a 506 nel 1780[4].

Grazie agli atti relativi alla visita pastorale del 1900 dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari si conosce che la parrocchiale, avente come filiali i due oratori di San Carlo e della Beata Vergine Immacolata, era sede della confraternita del Santissimo Sacramento e che il numero dei fedeli era pari a 1270[4].

Il campanile fu eretto nel 1905 e tra il 1931 e il 1933 la chiesa venne ampliata a causa dell'aumento della popolazione locale; l'edificio fu restaurato a più riprese nei primi anni 2000[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa, rivolta a sudovest e anticipata dal protiro le cui colonne sorreggono archi a tutto sesto, è scandita da lesene, presenta al centro il portale d'ingresso e sopra un finestrone e due specchiature ed è coronata dal timpano triangolare.

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, abbellito da lesene angolari; la cella presenta una monofora per lato ed è coronata dalla guglia piramidale.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e che termina in una sala di forma ottagonale coperta da una cupola; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, chiuso dall'abside semicircolare[2].

L'opera di maggior pregio qui conservata è l'affresco che ritrae la Madonna col Bambino assieme ai santi Giovanni Battista e Antonio abate, Lorenzo e Martino, eseguito da Bernardino Luini nel XVI secolo[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arcipretura di San Giulio, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20 settembre 2021.
  2. ^ a b c d Chiesa di San Giulio <Barlassina>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 20 settembre 2021.
  3. ^ Chiesa di San Giulio - Barlassina (MB), su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 20 settembre 2021.
  4. ^ a b c Parrocchia di S. GIULIO, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20 settembre 2021.
  5. ^ a b c d Barlassina - Parrocchia di San Giulio, su parrocchiasangiulio.altervista.org. URL consultato il 20 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2021).

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