Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (Erto e Casso)

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Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàErto (Erto e Casso)
Coordinate46°16′26.26″N 12°22′19.16″E / 46.273961°N 12.37199°E46.273961; 12.37199
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Bartolomeo Apostolo
Diocesi Concordia-Pordenone
Consacrazione1793
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1606

La chiesa arcipretale di San Bartolomeo Apostolo è la parrocchiale di Erto, frazione-capoluogo del comune sparso di Erto e Casso, in provincia di Pordenone e diocesi di Concordia-Pordenone[1]; fa parte della forania di Maniago.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile della chiesa

Si ritiene che Erto fosse compresa nella giurisdizione dell'abbazia di Sesto al Reghena sin dal momento della fondazione di quest'ultima (VIII secolo), a sua volta inclusa nel patriarcato di Aquileia. Questa situazione si mantenne anche quando l'abbazia fu ridotta a commenda (1441) e fino alla sua definitiva soppressione (1786), quando la parrocchia tornò sotto il diretto controllo dell'arcivescovo di Udine (l'ex patriarca)[2].

I primi riferimenti riguardanti la chiesa sono però molto più tardi: secondo un'iscrizione posta all'interno della stessa, l'attuale edificio fu iniziato nel 1606[3][4]. La costruzione fu estremamente lenta: nel 1670 Erto fu devastata da un incendio e il cantiere, ancora da ultimare, subì un forte rallentamento; l'edificio risultava ancora incompiuto nel 1698, come annotato durante la visita pastorale di quell'anno[4].

Divenne parrocchiale autonoma il 24 settembre 1645, quando il patriarca Marco Gradenigo accolse l'istanza degli abitanti presentata tre anni prima e la staccò dalla pieve di Cimolais. Questo evento provocò alcuni attriti di carattere giurisdizionale con l'abate di Sesto e il nunzio apostolico a Venezia[2][3].

Il 1º maggio 1818, assieme alle parrocchie di Cimolais e Claut, Erto passò dall'arcidiocesi di Udine alla diocesi di Concordia[2].

Solo a metà Ottocento il luogo sacro fu definitivamente concluso con il completamento delle dipinture interne ed esterne[4]. All'inizio del Novecento fu costruito l'odierno campanile, poiché l'originario secentesco dovette essere abbattuto per sistemare la strada adiacente[5].

Il 1º aprile 1947 i capifamiglia rinunciarono al diritto di eleggere il parroco e la chiesa ebbe in cambio il titolo di arcipretale[2]

L'edificio subì diversi danni durante la tragedia del Vajont e per molto tempo rimase inagibile. Poco dopo, con la costruzione della Nuova Erto in località Stortan, fu inaugurata un'altra chiesa dedicata allo stesso santo, su progetto degli architetti Glauco Gresleri e Silvano Varnier[2]. Attualmente è questo l'edificio ecclesiastico più utilizzato, anche se la chiesa vecchia, riaperta al culto nel 2007 dopo un importante restauro, mantiene il titolo di parrocchiale[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è scandita da quattro lesene[6][7]; l'interno è ad un'unica navata[7].

Opere di pregio qui conservate sono l'altare maggiore, impreziosito da due statue ritraenti i santi Pietro e Paolo[6], l'affresco del soffitto, eseguito nel XIX secolo[6], i quattro altari laterali, la pala raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, il quadretto con soggetto la Madonna del Carmine, realizzato nel 1825 dal predazzano Tommaso Rasmo[6], e il seicentesco Crocifisso ligneo intagliato probabilmente da Andrea Brustolon[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 28 giugno 2020.
  2. ^ a b c d e PARROCCHIA ERTO-SAN BARTOLOMEO APOSTOLO, su diocesi.concordia-pordenone.it. URL consultato il 20 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2020).
  3. ^ a b Il Friuli Venezia Giulia paese per paese, vol. 2 - da Erto e Casso a Monfalcone, Firenze, Bonechi, 1985, p. 12.
  4. ^ a b c d Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Erto, Erto e Casso>, su chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  5. ^ Chiesa di San Bartolomeo aposto, su ipac.regione.fvg.it. URL consultato il 21 febbraio 2023.
  6. ^ a b c d e Erto e Casso - Chiesa di San Bartolomeo, su viaggioinfriuliveneziagiulia.it. URL consultato il 28 giugno 2020.
  7. ^ a b A Messa ad Erto, su natisone.it. URL consultato il 28 giugno 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]