Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Altavalle)

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Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàFaver (Altavalle)
Coordinate46°10′51.3″N 11°14′14.1″E / 46.180917°N 11.23725°E46.180917; 11.23725
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Filippo e San Giacomo
Arcidiocesi Trento
Consacrazione1870
Stile architettonicoNeoclassico
Inizio costruzioneXII secolo, XIX secolo

La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo è la parrocchiale di Faver, frazione di Altavalle in Trentino. Rientra nella zona pastorale di Mezzolombardo dell'arcidiocesi di Trento e risale al XII secolo.[1][2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Torre campanaria.
Interno
Presbiterio
Interno visto dal presbiterio.
Controfacciata con organo a canne.

La consacrazione della piccola cappella di Faver è documentata nel 1116, allora con dedicazione a San Giacomo, e tale piccolo edificio venne ampliato nel XV secolo.[2] Nel corso del secolo successivo la chiesa fu oggetto di due visite pastorali e in quel periodo non era chiaro se fosse dedicata a San Giacomo Maggiore o a San Giacomo Minore ed entrambe le feste patronali venivano celebrate dalla comunità. La dedicazione anche a San Filippo sembra sia stata introdotta a partire dal XVII secolo.[1]

Nel 1714, dopo essere stata a lungo sussidiaria della pieve di Cembra, la chiesa di Santa Maria Assunta, venne elevata a dignità curaziale.[1]

Durante l'invasione del territorio da parte delle truppe napoleoniche la chiesa venne bombardata, data alle fiamme e in seguito nuovamente devastata da un nuovo incendio.[3] Fu ripristinata solo in parte, perché si decise l'edificazione di un nuovo luogo di culto.[1][2]

Tra il 1853 e il 1854 la nuova chiesa dei Santi Filippo e Giacomo venne eretta a breve distanza dalla precedente, e subito si iniziò anche a decorarne gli interni a stucco. Nel 1860 le venne costruito accanto pure il nuovo camposanto del paese e si iniziò ad erigere la torre campanaria, ultimata quattro anni dopo. Al posto della chiesa primitiva venne costruita la canonica.[1]

Nel 1870 Benedetto Riccabona de Reichenfels, vescovo di Trento celebrò la sua consacrazione solenne.[1]

All'inizio del XX secolo vennero realizzati alcuni interventi di restauro e furono decorate alcune parti dell'interno, come la piccola cappella del fonte battesimale e la volta della sacrestia. Dopo il primo conflitto mondiale, nel 1919, venne elevata a dignità di chiesa parrocchiale.[1]

Adeguamento liturgico[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1975 e il 1999 è stato realizzato l'adeguamento liturgico. Il nuovo altare postconciliare realizzato dallo scultore Egidio Petri è stato posto nel presbiterio in posizione avanzata. L'altare maggiore storico è stato mantenuto e la custodia eucaristica resta nel tabernacolo originale. La sede è stata inserita tra i due altari e a sinistra si trova l'ambone.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa mostra orientamento verso sud-est ed è posta in posizione elevata, accanto al cimitero della comunità. La facciata a capanna con due spioventi è di forme semplici e neoclassiche caratterizzata da un grande motivo ad arco che racchiude il portale di accesso architravato e sopra, in asse, la finestra a lunetta che porta luce alla sala concluso, superiormente, dal grande frontone. La torre campanaria si alza sulla destra in posizione isolata e arretrata. La cella si apre con quattro finestre a monofora e si conclude con una copertura a cipolla. Il pregevole concerto delle sue campane si può udire in tutta la Val di Cembra.[1][3]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

La navata interna è unica divisa in due campate. Nella sala sono conservate varie opere artistiche di pregio come le tele conservate sopra gli ingressi laterali e la pala dell'altare maggiore opere di Tommaso Rasmo di Predazzo e l'affresco nella nicchia del battistero realizzato da Agostino Aldi di mantova all'inizio del XX secolo. L'organo a canne in controfacciata, trasferito dalla chiesa di San Marco di Trento, è stato rifatto dalla ditta Mascioni.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo <Faver, Altavalle>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 novembre 2021. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b c La Chiesa Parrocchiale di S. Filippo e S. Giacomo a Faver, su comune.altavalle.tn.it.
  3. ^ a b c d Gorfer Trentino orientale, p. 436.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]