Chi Ceti

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Chi Ceti A
Chi Ceti
Classificazionestella bianca di sequenza principale
Classe spettraleF3III C ~
Distanza dal Sole75,6 anni luce[1]
CostellazioneBalena
Redshift-0,90 ± 2,00
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta01h 49m 35,1027s
Declinazione-10° 41′ 11,077″
Lat. galattica-68,6085°
Long. galattica165,4820°
Dati fisici
Raggio medio1,8[2] R
Massa
Acceleraz. di gravità in superficie4,24 logg
Periodo di rotazione<1,5 giorni[2]
Velocità di rotazione61 km/s[2]
Temperatura
superficiale
7244,36 K (media)
Luminosità
Metallicità95% del Sole
Dati osservativi
Magnitudine app.4,68
Magnitudine ass.2,83[1]
Parallasse42,35 ± 0,87 mas
Moto proprioAR: -148,90 ± 1,11 mas/anno
Dec: -94,47 ± 0,52 mas/anno
Velocità radiale-0,9 ± 2 km/s
Nomenclature alternative
GJ 9061 A, N30 374, TD1 1039, GSC 05278-02438, PLX 382, TYC 5278-2438-1, HD 11171, PMC 90-93 690, UBV 1842, BD -11 352, HIC 8497, PPM 210688, UBV M 8444, CCDM J01495-1042A, HIP 8497, ROT 257, uvby98 100011171 A, FK5 1051, HR 531, SACS 34, YZC 11 406, GC 2212, IDS 01447-1111 A, SAO 148036, [HFE83] 100, GCRV 1021, JP11 541, 2MASS J01493510-1041110, SRS 31051

Coordinate: Carta celeste 01h 49m 35.1027s, -10° 41′ 11.077″

Chi Ceti (χ Cet / χ Ceti) è una stella bianco-gialla di magnitudine 4,66 situata nella costellazione della Balena. Dista 76 anni luce dal sistema solare.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. La sua magnitudine pari a 4,7 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra settembre e febbraio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

La stella principale è una stella bianco-gialla di classe F, con raggio ed una massa circa 1,5 volte quelli del Sole[4]. Possiede una magnitudine assoluta di 2,78 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare. Nonostante la sua classificazione venga riportata come F III, le sue caratteristiche (massa e raggio) sembrano simili a quelle di una nana, con una vita che a circa 3/4 della sequenza principale, prevista, per una stella di tale massa, di 2,8 miliardi di anni[2].

Sistema stellare[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chi Ceti B.

Chi Ceti è un sistema stellare formato da due componenti. La componente principale A è una stella di magnitudine 4,68. La componente B è una nana gialla di magnitudine 6,8, separata da 183,8 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 250 gradi. Essendo il moto proprio simile nonostante la grande separazione le due stelle sembrano legate fisicamente, separate da circa 4500 U.A. dalla componente principale, con le componenti che ruotano attorno al comune centro di massa in circa 200.000 anni[2].

Dalla componente principale, la secondaria apparirebbe 20 volte più luminosa che Venere visto dalla Terra, mentre al contrario, dalla stella di tipo solare la principale sarebbe 7 volte più luminosa che la stessa componente B[2].

Rimane tuttavia una piccola incertezza sul calcolo delle distanze, e rimane una piccola possibilità che le due stelle non siano in realtà legate fisicamente tra loro[2].

Chi Ceti nella finzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Nell'Universo di Halo attorno a questa stella ruota un pianeta:"Chi Ceti IV", dove gli Spartan saranno potenziati con la nuova corazza MJOLNIR Mark IV.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  2. ^ a b c d e f g Jim Kaler, Chi Ceti, su stars.astro.illinois.edu, 1º settembre 2015.
  3. ^ A Bayesian search for binaries in Hipparcos (Shaya+, 2011)
  4. ^ Chi Ceti, su stellar-database.com, The Internet Stellar Database.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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