Chi (rivista)

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Chi
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàsettimanale
Generefemminili
Fondazione3 marzo 1995
Sedevia privata Mondadori, 1 - Segrate (MI)
EditoreGruppo Mondadori
Diffusione cartacea154 919 (febbraio 2018)
Diffusione digitale19 205 (febbraio 2018)
DirettoreAlfonso Signorini (direttore editoriale)
Massimo Borgnis (direttore responsabile)
Sito webScheda editoriale
 
Copertina della rivista Chi, 21 febbraio 2018, Arnoldo Mondadori Editore, Gruppo Mondadori

Chi è un settimanale italiano del gruppo Mondadori diretto da Massimo Borgnis.

La rivista, che si rivolge ad una fascia di pubblico prevalentemente femminile, è specializzata nella cronaca rosa e nel gossip su personaggi famosi. Non mancano spazi dedicati alla moda, alla salute e alle notizie principali della settimana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Chi è apparso per la prima volta in edicola il 3 marzo 1995 sotto la direzione di Silvana Giacobini[1].

La rivista è la continuazione di un precedente settimanale della stessa editrice, Noi, creato dall'ex direttore di TV Sorrisi e Canzoni Gigi Vesigna come familiare popolare e lasciato alla vicedirezione di Alfredo Rossi fino al cambio di testata e di formula. Questa "primogenitura" è presente in copertina dove, accanto alla grande scritta CHI, compare in verticale la continuazione della testata: di Noi. La testata completa infatti è Chi di noi.

Nel giugno 2005 Silvana Giacobini lascia la direzione e al suo posto viene nominato Umberto Brindani[2]. Dall'ottobre 2006 al marzo 2023 il direttore è stato Alfonso Signorini, già condirettore e direttore di TV Sorrisi e Canzoni.

L'editore del settimanale è Arnoldo Mondadori Editore[3]. La compagnia è guidata da Marina Berlusconi, la figlia maggiore di Silvio Berlusconi[4]. Il primo numero è uscito con una foliazione di 148 pagine (38 di pubblicità), un prezzo di copertina di 1 000 lire e una campagna promozionale da 6 miliardi[5].

Nel novembre 2014 è stata lanciata la versione digitale del settimanale

Dal 2016 Chi organizza il Summer Tour: un evento che si svolge in estate, nelle località balneari italiane che vede come ospiti noti personaggi italiani.

Nel 2017 Chi si è rinnovato, rinforzando i contenuti dedicati a moda e bellezza, introducendo la nuova sezione "In Stile Chi" e nuove rubriche tra cui "Wellness" e "Cucina" consultabili tramite la app di realtà aumentata.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000: 500 000 copie
  • 2004: 524 482 copie
  • 2005: 540 000 copie
  • 2007: 503 984 copie
  • 2010: 403 599 copie
  • 2020: 1 524 242 copie[6]
Chi magazine 2005
Copertina della rivista Chi, 2005, Arnoldo Mondadori Editore, Gruppo Mondadori

Direttori responsabili[modifica | modifica wikitesto]

Direttori editoriali[modifica | modifica wikitesto]

Firme[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Italian Fashion, Beauty and Style Magazines | Made-In-Italy.com, su www.made-in-italy.com, 7 gennaio 2011. URL consultato il 20 novembre 2017 (archiviato il 22 novembre 2017).
  2. ^ Umberto Brindani / Il direttore di Oggi ospite da Fazio (Rischiatutto, puntata 10 novembre 2016), in Il Sussidiario.net. URL consultato il 20 novembre 2017 (archiviato il 1º dicembre 2017).
  3. ^ Magazine | Mondadori, in Gruppo Mondadori. URL consultato il 20 novembre 2017 (archiviato il 1º dicembre 2017).
  4. ^ Marina Berlusconi festeggia 50 anni di successi, in ilGiornale.it. URL consultato il 20 novembre 2017 (archiviato il 1º dicembre 2017).
  5. ^ Grande libro della stampa italiana 2018
  6. ^ Federazione Italiana Editori Giornali, Diffusione cartacea e digitale da gennaio a novembre 2020, su fieg.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Grande libro della stampa italiana e dell’informazione online, Editoriale Genesis srl, 2016.
  • Grande libro dell'informazione: stampa e online, Supplemento di Prima Comunicazione, Genesis, 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN159217823 · WorldCat Identities (ENviaf-159217823
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