Casa del Balilla (Forlì)

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Ex Casa del Balilla
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàForlì
IndirizzoViale della Libertà, 4
Coordinate44°13′09.79″N 12°03′05.31″E / 44.219385°N 12.051476°E44.219385; 12.051476
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1933-1935
Inaugurazione1935
Ricostruzione2010-2013
Stilerazionalista
UsoPalestre, piscina, auditorium, museo
Altezza30 m (torre)
Realizzazione
ArchitettoCesare Valle
ProprietarioComune di Forlì

L'ex Casa del Balilla "Arnaldo Mussolini", o ex Palazzo GIL, è un palazzo polivalente costruito a Forlì sull'allora viale Benito Mussolini, poi rinominato viale della Libertà. L'opera, che in seguito mutò il nome in "Casa della Gioventù Littoria", era stata pensata dell'Opera Nazionale Balilla come polo sportivo e culturale per l'indottrinamento ideologico dei giovani[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Pianta schematica del complesso con la destinazione delle aree nel progetto originale[2][3]

Il palazzo, progettato dall'architetto romano Cesare Valle e costruito tra il 1933 e il 1935 in un'ampia zona della città adibita a scuole e campi sportivi, è formato da tre blocchi principali: il cinema-teatro, la palestra e la piscina, parzialmente demolita e trasformata anch'essa in palestra nel dopoguerra.

La palestra e l'ex piscina sono disposte simmetricamente ai lati di un cortile quadrato collegato da un porticato al campo sportivo di oltre 20.000 m² che si trova nella zona retrostante all'edificio. La parte dedicata alla cultura, che ospitava il cinema-teatro di 800 posti, la sala convegni e la biblioteca con annessa sala di lettura, è sovrastata da un'imponente torre di 30 metri che in origine aveva al suo interno la cappella votiva dedicata ad Arnaldo Mussolini e che reca inciso sulla sommità il testo del giuramento della Gioventù Italiana del Littorio[4]:

«Nel nome di Dio e dell'Italia giuro di eseguire gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue la causa della rivoluzione fascista»

Il palazzo nel corso degli anni, pur se in lenta decadenza, ha continuato ad ospitare gli impianti sportivi, la sala cinematografica ed è stato anche sede universitaria. Dal 2010 il Comune di Forlì ha iniziato la completa ristrutturazione, volta a recuperare l'edificio all'originario aspetto. Il progetto selezionato per il restauro e il risanamento conservativo, dopo una gara internazionale, è stato quello proposto dallo Studio Valle Progettazioni di Roma, fondato nel 1957 proprio dai figli del progettista originale dell'edificio[6].

Fortuna critica[modifica | modifica wikitesto]

L'architetto Marcello Piacentini definì l'edificio come "esempio perfetto e più compiuto di sede dell'Opera Nazionale Balilla", mentre Giuseppe Pagano (architetto) lo classificò tra le opere più importanti nell'ambito del Razionalismo italiano[1].

In occasione del restauro conservativo, il Comune di Forlì, per bocca del suo assessore alla cultura, ha ribadito che il complesso "Ex Gil" è l'edificio che forse più di ogni altro simboleggia l'architettura del periodo[8].

ATRIUM[modifica | modifica wikitesto]

Ha sede presso l'ex Palazzo GIL l'Associazione della Rotta Culturale Europea Atrium, costituita il 15 giugno 2013. Atrium ha come scopo indagare e gestire il patrimonio architettonico, archivistico ed immateriale dei regimi del ‘900. [9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Chiara Magalini, Forlì - Casa del Balilla, su emiliaromagna.beniculturali.it, Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna, 2007. URL consultato il 17 dicembre 2011.
  2. ^ Studio Valle Progettazione, Lavori di restauro e risanamento conservativo edificio ex G.I.L. Casa Stadio, Forlì, su europaconcorsi.com, 6 aprile 2009. URL consultato il 10 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2013).
  3. ^ Tramonti, 2015, p. 112.
  4. ^ Ex casa del Balilla su Turismo forlivese
  5. ^ Tessera G.I.L. del 1939
  6. ^ Lavori di restauro e risanamento conservativo edificio ex G.I.L. Casa Stadio, Forlì, su europaconcorsi.com, Europaconcorsi, 6 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2013).
  7. ^ Alla scoperta della 'Forlì del duce': visita a viale della Libertà, su forlitoday.it, ForlìToday, 6 giugno 2012. URL consultato l'8 dicembre 2013.
  8. ^ a b Ex Gil, resteranno le tracce del giuramenti di fedeltà dei Balilla, su forlitoday.it, ForlìToday, 10 novembre 2012.
  9. ^ Nasce l'Associazione della Rotta Culturale Atrium

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ulisse Tramonti, Le radici del razionalismo in Romagna. Itinerari nel comprensorio Forlivese, Forlì, 2005, pp. 28-29.
  • Ulisse Tramonti (a cura di), Cesare Valle - Un'altra modernità: architettura in Romagna, Bologna, Bononia University Press, 2015.
  • L. Prati, La città progettata: Forlì, Predappio, Castrocaro. Urbanistica e architettura fra le due guerre, a cura di U. Tramonti, Forlì, 1999, pp. 174-177.
  • Luca Guardgili, Riflessioni sul recupero strutturale degli edifici del razionalismo italiano. La Casa del Balilla di Forlì., su in_bo.unibo.it, Università di Bologna, dicembre 2012. URL consultato il 27 agosto 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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