Carlo Pagliarini

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Carlo Pagliarini (Sant'Ilario d'Enza, 25 settembre 1926Roma, 25 giugno 1997) è stato un partigiano, politico e pedagogista italiano. Fu il fondatore e primo presidente dell'Arciragazzi e unico presidente dell'Associazione Pionieri Italiani

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Pagliarini[1], figlio di Francesco, autista e Ida Cervi[2], nasce in Emilia-Romagna, a Sant’Ilario d’Enza e frequenta le scuole professionali e molto presto, a 17 anni, entra nella lotta partigiana col nome di battaglia Giorgio. Nel 1945 diventa commissario politico del suo distaccamento, nei pressi di Parma. Il 25 aprile, è chiamato a tenere un discorso, che diventerà il suo manifesto politico: attuare un progetto che coinvolga i giovani del Paese. Si trasferisce a Reggio Emilia per occuparsi dei giovani della provincia, dove crea le basi per la nascita di un movimento giovanile locale.[3][4]

Nel 1948 si trasferisce a Roma, per occuparsi della nascente Alleanza Giovanile e studiare i presupposti per la creazione del movimento nazionale di ragazzi che sarà l'Associazione Pionieri Italiani. Nel 1949 Pagliarini diventa presidente dell'Associazione Pionieri Italiani, costituita insieme a Dina Rinaldi e Gianni Rodari, coi quali fonda la rivista Pioniere. Conosce Maria Luisa, che diventerà sua moglie nel 1952.[4]

Nel 1962 inizia la sua collaborazione con l'ARCI di cui ricoprirà il ruolo di segretario dove darà vita a una politica culturale nei confronti dei giovani. Le sue politiche si concretizzeranno nel 1981 con la costituzione di Arciragazzi di cui fu il primo presidente.[5]

Muore a Roma il 25 giugno 1997.

Pensiero[modifica | modifica wikitesto]

«...il futuro appartiene ai bambini e questo è un dato inconfutabile. Non viene però riconosciuto che i bambini annunciano il futuro e possono contribuire a renderlo migliore subito!»

Carlo Pagliarini, durante la sua attività politica scrisse numerosi articoli e saggi di carattere pedagogico, sempre su riviste di sinistra come Quaderno dell'Attivista, Educazione Democratica, Gioventù Nuova e altri.[6]

Negli anni '60, tramite i circuiti organizzativi dell'ARCI, aveva negoziato un accordo teatrale con Nova Scena, dove collaboravano Dario Fo e Franca Rame, con i quali non mancarono attriti e incomprensioni.[7]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Opere di Carlo Pagliarini[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvino Grussu e Carlo Pagliarini, Ragazzi di città, Giunti & Lisciani, 1987, ISBN 978-8809500129.

Opere postume[modifica | modifica wikitesto]

  • Castelli in aria: scritti educativi di Carlo Pagliarini, collana ragazzARCI n. 2/3/4, Roma, Arciragazzi, 1997.
  • Carlo Pagliarini, Associare i ragazzi, a cura di Marco Fincardi, Pendragon, 2021, ISBN 978-8833643700.
  • Carlo Pagliarini, Ascoltare Condividere Agire con i ragazzi e per i ragazzi, Thyrus 2019, ISBN 978-88-6808-140-9

Ricerche storiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Pagliarini: associare i ragazzi, su Il Gazzettino Santilariese, 11 marzo 2022. URL consultato il 1º gennaio 2024.
  2. ^ Carlo Pagliarini, centro di documentazione e ricerca: vita familiare, su carlopagliarini.it. URL consultato il 12 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2006).
  3. ^ Anna Maria Serafini e Yuri Pertichini, Verso un Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (PDF), su senato.it, 25 giugno 2007, pp. 19 - 28. URL consultato il 12 agosto 2021.
  4. ^ a b Carlo Pagliarini, centro di documentazione e ricerca, su carlopagliarini.it. URL consultato il 12 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2008).
  5. ^ Atto costitutivo Arciragazzi (PDF), su arciragazzi.it, 9 novembre 1983. URL consultato il 12 agosto 2021.
  6. ^ Michela Marchioro, La stampa per l'infanzia nel secondo dopoguerra "Il Pioniere", Università degli Studi di Bologna, 1993, pp. 252 - 253; 264; 267 - 268.
  7. ^ Joseph Farrell, Dario e Franca, Ledizioni, 2014, ISBN 978-8867051526.
  8. ^ Fondazione Gramsci Emilia Romagna, Bilancio sociale 2019 (PDF), su iger.org, 16 novembre 2020, p. 32. URL consultato il 12 agosto 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN3272165396158921520005 · SBN CFIV034431 · LCCN (ENno2022062794