Capo Laura

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Capo Laura
Geografia fisica
LocalizzazioneNordaustlandet
Coordinate80°03′50.76″N 27°12′40.45″E / 80.0641°N 27.211236°E80.0641; 27.211236
ArcipelagoIsole Svalbard
Geografia politica
StatoNorvegia
Demografia
Abitanti0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svalbard
Capo Laura
Capo Laura
voci di isole presenti su Wikipedia

Capo Laura è un punto notevole di un promontorio ad Est della Terra di Nord Est (Nordaustlandet), un'isola a Nord-Est delle Isole Svalbard.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Capo Laura è un promontorio roccioso sul lato orientale della Orvin Land (Austfonna) dell'isola Terra di Nord-Est (Nordaustlandet), dell'Arcipelago delle Isole Svalbard.[1]

La zona è costituita da sperone di roccia nuda che si estende per 2 miglia ad Est e per 3 miglia a Sud, formando l'estremità più ad Est della Terra di Nord-Est (Nordaustlandet).

Di fronte si trova la piccola isola di Sucaiøya[2], che fu visitata dalla stessa spedizione Gianni Albertini nel 1929 da una Sezione Universitaria del Club Alpino Italiano.

L'isola maggiore di Storøya[3] si trova a Est-Nord-Est di fronte alla distanza di circa 5 miglia nautiche; lo stretto lì presente prende il nome di Storøysundet.[4]

Le correnti di marea sempre presenti nello stretto tra Capo Laura e l'isola di Storøya raggiungono la velocità media di circa 4 nodi.[5]

Alle spalle di Capo Laura sono presenti le scogliere del ghiacciaio del Leighbreen che si estendono per 10 miglia fino a Kapp Leigh Smith, e poi per 4 miglia a Sud.

Denominazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso delle generali esplorazioni artiche italiane, l'Ingegner Gianni Albertini, già celebre alpinista del CAI[6], si spinse in particolare nell'esplorazione dell'area settentrionale della Terra di Nord-Est (Nordaustlandet).

La spedizione giunse all'estremo Nord-Est dell'isola ed i gruppi al seguito stazionarono nel promontorio, il cui estremo prese il nome di Capo Laura, così dedicato in onore alla madre di Albertini.

Gianni Albertini ripercorrerà quelle stesse aree geografiche nel 1928 per partecipare alle ricerche degli uomini della spedizione artica del Generale Umberto Nobile.

Il 22 Giugno 1929, Albertini fu di nuovo a capo di una spedizione artica alla ricerca dei resti del Dirigibile Italia, e dei membri perduti della spedizione Nobile, e fissò la propria base proprio a Capo Laura.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Kapp Laura (Svalbard)". Norvegian Polar Institute.
  2. ^ Le coordinate geografiche decimali dell'Isola di Sucaiøya sono: 80.0694 N, 27.283438 E.
  3. ^ Il terreno dell'isola è un misto di rocce, con rocce antistanti sommerse e semisommerse, ed è un tracciato costiero che si estende per 2 miglia a Sud dall'estremità dell'isola.
  4. ^ Cfr.: Arctic Pilot: Sailing directions Svalbard–Jan Mayen. Vol. 7. Stavanger: The Norwegian Hydrographic Service and The Norwegian Polar Institute. 1988. pp. 335, 379. ISBN 82-90653-06-9.
  5. ^ La stima della velocità è quella nominale. In determinate condizioni le correnti raggiungono velocità maggiori. Lo stretto è considerato molto pericoloso per la navigazione.
  6. ^ CAI - Club Alpino Italiano

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianni Albertini, Alla ricerca dei naufraghi dell'Italia, mille chilometri sulla banchisa; Libreria d'Italia, Milano, 1929.
  • Gianni Albertini, La "Heimen" Sucai nei mari artici, Firenze, Bemporad, 1932.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]